NAPOLI – “Siamo pronti a sostenere il governo regionale nel percorso per l’attivazione della Zes in Campania offrendo tutto il supporto tecnico e consultivo che ci verrà richiesto.” Questo il primo commento del Presidente dell’Interporto Sud Europa Salvatore Antonio De Biasio circa la costituenda Zona Economica Speciale campana.
La Giunta Regionale in questi giorni sottopone al Governo centrale il documento di base per l’istituzione della Zona Economica Speciale dei Porti, delle aree retro portuali, degli interporti e dell’area di Bagnoli. Il passo successivo sarà l’inoltro alla Commissione Europea della proposta nazionale italiana per le prime Zes da avviare a sperimentazione.
Il documento, prevede la sperimentazione della Zes in alcune aree a forte consistenza logistica, infrastrutturale e produttiva (i porti di Napoli e Salerno; l’area Est di Napoli; l’area industriale di Salerno; Bagnoili e l’area ex Nato; le aree produttive del Porto di Castellammare e dell’agro nocerino-sarnese; le direttrici di Salerno verso Pontecagnano- Battipaglia – Eboli; gli interporti e le relative aree dei consorzi Asi di Nola – Acerra e di Marcianise; l’area di Valle Ufita).
Nel documento sono anche state indicate tutte le opportunità disponibili in termini di incentivi finanziari, di sgravi e di esenzioni doganali e fiscali, di semplificazioni normative e amministrative, che dovranno essere ufficializzate in un successivo provvedimento del Governo.“I maggiori beneficiari degli incentivi fiscali delle ZES sono senza dubbio le aziende di produzione e quelle di trasformazione delle merci. Nella catena logistica individuata dal Governo costituita da porti, retroporti ed interporti, il maggior peso nel documento elaborato dalla Regione è dato proprio dagli interporti.
I porti sono delle mere porte di accesso o di uscita delle merci, i retroporti sono i naturali polmoni delle banchine dove vengono stoccati i container ma gli interporti sono quelle infrastrutture multimodali e raccordate che grazie alla presenza di ampi capannoni attrezzati e nel nostro caso raccordati direttamente alla rete ferroviaria, consentono la trasformazione delle merci quale momento della catena logistica. Siamo certi che la ZES rappresenta un’ottima occasione di attirare nuovi investimenti che svilupperanno economia ed occupazione sul territorio”, conclude il presidente De Biasio.