La Commissione europea mette sul piatto 1,9 miliardi di euro per il CEF 2016

BRUXELLES – E’ in rampa di lancio la terza tornata del programma CEF (Connecting European Facility ndr.), lo strumento chiave di finanziamento comunitario destinato all’implementazione infrastrutturale – nonché al miglioramento di quella già esistente – nei settori dell’energia, delle telecomunicazioni e/o digital service nonché in quello dei trasporti.

Rispetto al biennio precedente – nel 2014 e nel 2015 vi erano, rispettivamente, 13,1 e 7,6 miliardi di euro di fondi disponibili – l’annata 2016 si preannuncia più avara in termini di dotazione economica. Difatti, i 28 stati dell’Unione avranno complessivamente a disposizione la somma di 1,9 miliardi di euro, di cui ben 1,1 miliardi saranno riservati esclusivamente ai 15 membri del Fondo di Coesione – quest’ultimo vi ricomprende, a titolo esemplificativo, i paesi baltici nonché quelli balcanici – affinchè sia facilitato il loro processo integrativo nel mercato unico.

La rimanente somma, pari a circa 840 milioni di euro, sarà a beneficio di tutti i paesi membri sia per progetti transfrontalieri nonché per lo sviluppo tecnologico: il sistema di gestione del traffico ferroviario denominato ERTMS (i.e. European Railway Traffic Management System) nonché gli equivalenti stradale ed aeronautico (i.e. The Single European Sky Air Traffic Management) ne costituiscono preziosa testimonianza. Nelle intenzioni del Presidente della Jean Claude Juncker, il CEF nonché il Fondo europeo per gli investimenti strategici dovranno operare all’unisono al fine di colmare le varie sperequazioni esistenti, con un occhio di riguardo per la sicurezza e la minimizzazione dell’impatto ambientale. Per la prima volta, sarà previsto un fondo di 110 milioni di euro dedicato alla realizzazione di progetti transfrontalieri “di piccola scala”, incentivando anche l’uso delle vie d’acqua interne.

A tal uopo, il Commissario europeo ai trasporti Violeta Bulc ha dichiarato: “in questo momento l’Unione europea sta supportando circa 460 progetti tra i vari paesi membri allo scopo di migliorare la mobilità e le connessioni tra cittadini nonché tra imprese. La nuova call – continua la Bulc – rivolgerà la propria attenzione prevalentemente ai sistemi ITS (i.e. Intelligent Transport Systems) in tutta Europa nonché  allo sviluppo delle infrastrutture nei Paesi inseriti nel Fondo di coesione.

Nonostante la minor dotazione economica, maggiori saranno gli oneri presenti e futuri del CEF: come ha ammesso Michael Cramer, presidente della Commissione Trasporti e Turismo del Parlamento europeo, “le abbondanti forme di finanziamento messe a disposizione nel recente passato non sono state completamente utilizzate a tal punto che si registrano fenomeni di sottoinvestimento nel settore. Permangono in alcune aree evidenti criticità quali, ad esempio, la scarsità di collegamenti nonché i c.d. colli di bottiglia che, si spera, vengano ridimensionate con la nuova call of proposals 2016”.

I partecipanti alla call avranno tempo sino al 7 febbraio 2017 per candidare i propri progetti. E’ prevista per la prossima estate la pubblicazione dei progetti ritenuti vincitori.

 

Stefano Carbonara