UE aggiorna obiettivi della politica dei trasporti

– La , la scorsa settimana,  ha ridefinito la “vision” di lungo periodo per un sistema europeo dei trasporti che sia competitivo e sostenibile. Ha fissato l'ambizioso obiettivo di ridurre del 60% le emissioni di gas serra nel settore dei trasporti entro il 2050 senza sacrificare la domanda di trasporto.

Per raggiungere tale target, favorendo il trasferimento modale su modalità sostenibili, la Commissione ha adottato una strategia che comprende un insieme di azioni tra cui l'incentivazione nell'uso di carburanti o sistemi di propulsione alternativi, l'efficentamento delle catene logistiche multimodali e l'utilizzo di sistemi telematici per la gestione dei flussi di traffico. Sicuramente, per perseguire tali obiettivi, si rende necessaria la consapevolezza da parte degli Stati membri a rispondere con l'adozione di una serie di misure che vanno dalle infrastrutture alle relazioni tra i diversi modi di trasporto ed il rispetto dell'ambiente.

Diventano importanti misure come la riduzione dei gap infrastrutturali tra i vari Paesi, il miglioramento delle interconnessioni tra reti nazionali e tra modalità di trasporto, il miglioramento dei livelli di interoperabilità delle reti, la risoluzione delle interferenze tra traffici ferro/urbani, regionali e di media/lunga percorrenza. Anche sui “corridoi” europei la Commissione ha sottolineato che questi, dopo averli annunciati e nominati, non esauriscono la complessità delle reti dei singoli Stati membri, ne tantomeno il fabbisogno infrastrutturale dei vari territori.

Per questo ogni Stato deve fare “sistema” con gli altri cercando più coordinazione negli investimenti per garantire efficienza/efficacia al grande sistema europeo dei trasporti.