Asso-Consum: “No a Patroni Griffi presidente dell’Autorità di Sistema Bari-Brindisi”

– E’ pervenuta, a questa Associazione Asso-Consum Puglia, in data di ieri 2 ottobre 2016, notizia di stampa, da parte di numerosi associati operanti nel Porto di Bari, secondo la quale il Sig. Aw. Ugo Patroni Griffi sarebbe prossimo alla nomina di Presidente della nuova Autorità di Sistema Portuale di Bari-Brindisi, e sul quale nome ci sarebbe la convergenza di tutte le istituzioni interessate.

Apprendiamo sgomenti tale notizia, in quanto l’Ili.mo Ministro dei Trasporti Deirio ha appena varato la riforma della portualità, entrata in vigore il 15 settembre scorso, nella quale ha ulteriormente rafforzato i requisiti per la nomina a Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale, che devono essere di “comprovata esperienza e qualificazione professionale nei settori dell’economia dei trasporti e portuale”.

Inoltre, il 4 agosto u.s., il Ministro Deirio ha pubblicato un interpello, scaduto il 4 settembre, per la presentazione di manifestazioni di interesse da parte di soggetti interessati alla nomina, che avessero i richiamati requisiti previsti dalla nuova legge e che “fossero interessati a ricoprire in via esclusiva e a tempo pieno il ruolo suddetto”.In tale ottica, ci risulta che l’autocandidato Ugo Patroni Griffi non ha mai operato nel settore portuale e nel settore dell’economia dei trasporti, e non possiede alcuna esperienza in tali settori.

Inoltre, in data 2 agosto 2016, n°16 Senatori hanno presentato una interrogazione parlamentare (Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-06217 pubblicato il 2 agosto 2016, nella seduta n°673, che si allega al presente comunicato), al Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione, al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, e al Ministro dell’Interno, nella quale hanno evidenziato una miriade di attività sospette, che sarebbero di rilevanza penale, svolte dal Sig. Ugo Patroni Griffi nei suoi numerosi incarichi pubblici e professionali, invocando l’intervento dell’ANAC- Autorità Nazionale Anticorruzione “alfine di vagliare la legittimità degli incarichi istituzionali di gestione degli enti pubblici assunti dall’Avv. Ugo Patroni Griffi per via delle numerose problematiche di carattere penale e amministrativo in capo alla sua persona, quali: la liceità della procedura di privatizzazione della Fiera del Levante gestita in qualità di Presidente; la legittimità degli appalti affidati dall’Amgas SpA alla cooperativa CPL Concordia, durante la gestione a lui riconducibile; la liceità dei numerosissimi incarichi professionali affidatigli dalle pubbliche amministrazioni pugliesi senza esperire alcuna procedura di evidenza pubblica; l’eventuale conflitto di interessi per la contemporaneità tra gli innumerevoli incarichi pubblici istituzionali e gli incarichi pubblici professionali”.

Dalla stessa interrogazione parlamentare si evince, altresì, che “l’Avv. Ugo Patroni Griffi risulta attualmente essere imputato in un processo penale, nell’ambito del quale, nel gennaio 2015, il Sostituto Procuratore presso il Tribunale di Taranto, Dott. Remo Epifani, ha chiesto il suo rinvio a giudizio, con l’accusa di truffa e falso ideologico”, come si evince da un articolo di stampa.

Non riusciamo, pertanto, a comprendere le ragioni di tale autocandidatura del Sig. Ugo Patroni Griffi e di tale presunta imminente nomina a Presidente della nuova Autorità di Sistema Portuale di Bari-Brindisi, in assoluto contrasto con i requisiti previsti dalla nuova legge sui porti e richiamati nell’interpello del Ministro Deirio, e considerata la “mala gestio” operata dal medesimo, così come evidenziata nella citata interrogazione parlamentare.

Pertanto, ove tale nomina dovesse essere posta in essere, essendo secondo i 16 Senatori interroganti e secondo i nostri legali palesemente illegittima, la scrìvente Associazione si riserva di tutelare i cittadini e i propri Associati in tutte le competenti sedi giudiziarie (atteso che la scrivente Associazione ha come esclusiva finalità quella di tutelare, con ogni mezzo legittimo, anche con ricorso allo strumento giudiziario, i diritti e gli interessi dei consumatori e dei cittadini, nei confronti di soggetti pubblici produttori di servizi, anche al fine di contribuire ad eliminare abusi, distorsioni, discriminazioni e corruzione, ed ogni altra attività non in lìnea con ì principi normativi che la regolano, con specifico riferimento al d.Igs. 33/2013 (Decreto trasparenza).