VENEZIA – Il futuro di Porto Marghera non è una scommessa ma una sfida da accettare e vincere; perché a Porto Marghera c’è un patrimonio infrastrutturale, professionale e umano che attende solo di essere valorizzato per tornare a contribuire pienamente allo sviluppo di Venezia, del Veneto e dell’Italia.
È questo il tema principale che l’Autorità Portuale di Venezia intende affrontare il 23 settembre a Ca’ Giustinian a partire dalle 10:00 nel corso della giornata di studi dal titolo Rinnovamento e riqualificazione di grandi zone industriali e costiere, organizzato nel contesto del Progetto Speciale della Biennale Architettura 2016, Reporting from Marghera and Other Waterfronts, allestito nel Padiglione di Forte Marghera.
Esperti direttamente coinvolti nei più interessanti e innovativi processi di rigenerazione urbana di grandi aree industriali–portuali dismesse, presentati nel Padiglione di Forte Marghera, descriveranno le loro esperienze che potranno costituire un utile riferimento anche per i casi italiani che sono, come è noto, l’area di Bagnoli e di Porto Marghera.Il dibattito della mattinata si svolgerà nel corso di una tavola rotonda moderata da Maria Buhigas, Fondatrice di Urban-Facts, già Direttrice del Dipartimento di Strategia Urbana di Barcellona, mentre le due sessioni del pomeriggio saranno animate da Ricky Burdett, Direttore di LSE Cities and Urban Age.
Il tema al centro del dibattito della mattina sarà “Marghera: Back to the Future”, per approfondire il tema della rilocalizzazione manifatturiera quale nuova chiave per il rilancio di una delle aree industriali-portuali-logistiche più ampia d’Europa, proprio grazie alla vicinanza delle imprese al mare, al porto, e quindi a tutti i mercati mondiali.