LIMONE SUL GARDA – Si conclude con un mix di amaro in bocca ma al tempo stesso grande soddisfazione e prova di forza la Centomiglia numero 66 per il team dell’Extreme 40 del North West Garda Sailing, l’imbarcazione messa a disposizione del sodalizio dell’alto Garda bresciano da Super Sail Academy, società unica nel suo genere, che proprio sul Lago di Garda da la possibilità di vivere una nuova esperienza velica di altissimo livello su delle imbarcazioni uniche.
Un weekend di vela lungo ed intenso per il team capitanato dallo skipper Enrico Zennaro, iniziato il venerdì mattina con quello che sarebbe dovuto essere l’allenamento di rifinitura in vista dell’importante regata di sabato lungo tutto il Lago di Garda, ma interrotto a causa dell’improvviso e repentino disalbermento dell’Extreme 40 per la rottura di una sartia in carbonio. La corsa verso terra ed il duro lavoro dello shore team proseguito fino a tarda notte per rimettere in riassetto l’imbarcazione, i test all’alba e la partenza da Bogliaco. La risalita del Lago verso Brenzone prima e Torbole poi, sempre in testa alla flotta ed al comando della regata fino a Desenzano. Da lì in poi il vento cala e la musica per il team del NWGS cambia, vanificando le possibilità di vittoria dopo aver dominato la regata per tre quarti del suo percorso girando in prima posizione tutte e 5 le boe che andavano girate prima di dirigersi verso l’arrivo.
A raccontare quella che resterà un’impresa sfiorata sono Andrea Corsato, presidente del North West Garda Sailing ed Enrico Zennaro, velista tesserato per il neonato sodalizio nata dall’unione tra il Circolo Vela Limone ed il Vela Campione, vincitore di otto titoli mondiali.
“Penso che in questa occasione il team del North West Garda Sailing abbia dimostrato alla grande il significato della parola resilienza – dichiara Andrea Corsato – e sarà difficile dimenticare questo weekend, dove a poco meno di 24 ore dalla partenza abbiamo disalberato”.
“In quei momenti – spiega lo skipper dell’Extreme 40 Enrico Zennaro – la mia prima preoccupazione è stata quella di verificare che nessun membro del mio equipaggio si fosse fatto male, e per fortuna così è stato. Non è mai piacevole vedersi cadere addosso un albero quando si naviga a venti nodi di velocità. Successivamente abbiamo iniziato a verificare i danni e ci siamo resi conto che aveva ceduto una sartia in pbo senza però riportare ulteriori danni alle vele ed all’albero. Abbiamo quindi staccato tutto il circuito idraulico, il boma ed ammainato le vele. Non è stato facile arrotolare il gennaker sott’acqua e caricare l’albero sul nostro catamarano ma grazie all’aiuto del nostro shore team in gommone ci siamo riusciti senza danneggiare nessuna parte dell’attrezzatura. Dopo alcune telefonate da parte del management di Super Sail Academy abbiamo capito che sarebbe stato impossibile recuperare una sartia in carbonio identica a quella rotta per il giorno stesso”.
Una volta a terra “Le strade erano due – prosegue Zennaro – decidere di non disputare la Centomiglia o volerci provare comunque con delle sartie in acciaio che invece di pesare 3 kg pesavano 15 kg. All’unanimità abbiamo deciso che la nostra Centomiglia non poteva finire così e così ci siamo diretti al cantiere di Luciano Lievi.”
“Solo dopo le nove di sera il nostro team ha concluso la sostituzione – interviene Andrea Corsato – ed abbiamo potuto provare in acqua che tutto fosse apposto. Ci tengo a ringraziare i ragazzi dello shore team, così come il gruista della Fraglia Vela Malcesine, che hanno lavorato fino a notte per permetterci alle 5 del mattino di uscire con il catamarano da Malcesine per le ultime prove. Siamo arrivati sulla linea di partenza fiduciosi di aver fatto il meglio e determinati a dare tutto e così è stato.”
“Per fortuna conosco bene come regolare un Extreme 40 ed ero sicuro che la nostra velocità sarebbe stata buona anche cambiando le sartie e dovendo ripartire da zero con la ricerca delle regolazioni. Dopo una poppa da Malcesine a Bogliaco ad oltre 25 nodi ed alle 06:00 di mattina con l’acqua gelida siamo arrivati sulla linea di partenza con un ora di anticipo per riassestare il tuning dell’albero dopo averlo sollecitato per bene. Non ci possiamo rimproverare assolutamente nulla – conclude Enrico Zennaro – perché abbiamo saputo dare dimostrazione di grande forza, in regata e fuori. Il lavoro dei miei ragazzi è stato fenomenale, purtroppo la fortuna non ci ha sicuramente aiutato in questa occasione. Nel basso lago quando il Peler e’ calato e l’Ora non è mai entrata non c’è stato nulla da fare contro i catamarani M32 favoriti da un dislocamento di soli 510 kg rispetto ai nostri 1300 kg e dotati di un gennaker molto piatto che gli permetteva di navigare anche in angoli di bolina stretta in condizioni di poco vento. Anche l’Extreme 40 ungherese aveva un gennaker simile armato in testa d’albero per navigare in quelle condizioni. Complimenti comunque ai vincitori perché chi vince ha sempre ragione.”
“Porterò sempre con me questa esperienza e le facce di un team fantastico che si è dato senza compromessi che ha dimostrato il significato di resilienza. Grazie Enrico, grazie ragazzi, come ci siamo detti questo è lo sport e questa è la vita: incontrarvi è stato un piacere, navigare con voi un onore.” ha concluso Andrea Corsato.
L’equipaggio dell’Extreme 40 del North West Garda Sailing che ha regatata alla Centomiglia era composto da: Enrico Zennaro – skipper e timoniere, Francesco Bianchi – randista, Roberto Benamati – tattico, Andrea Tesei – tailer, Sergio Caramel – tailer, Andrea Corsato – prodiere.
Il team Extreme 40 del North West Garda Sailing è supportato dal main sponsor Sider Logistic e dai partner Campione Fashion, F.lli Pietta, iGussago, Idra Idraulica & Energia Pulita, Impresa Edile Stretti Luca.