JEDOVNICE – E’ sempre un italiano il nuovo campione mondiale ad aver conquistato il titolo nel weekend 3-4 sett. u.s.; si tratta del pilota di Massimo Rossi di San Bellino (Rovigo), che corre però con licenza tedesca. Il secondo oro per il pilota in meno di un mese; il primo infatti lo ha conquistato proprio in Germania a Kriebstein il 7 agosto u.s., aggiudicandosi il titolo mondiale della categoria O.250. Argento per il pilota finlandese Illka Rytkonen e un meritato bronzo per il connazionale Claudio Fanzini pilota di provata esperienza.
Un mondiale invece da dimenticare per i fratelli Cremona, quello appena concluso a Jedovnice. Partiti con i migliori propositi per difendere i loro titoli, l’anno scorso entrambi sul podio (Alex oro e Max bronzo), nello stesso mondiale tenutosi a Traben Trabac (Ger), si sono dovuti invece confrontare con non poche difficoltà.
Alessandro sin dalle prove libere di sabato, ha subito avuto problemi col motore, gli stessi che gli hanno compromesso anche il mondiale della cat. O.250 di un mese fa e che con il suo team era convinto di aver risolto; un’imbarcazione la sua dalle prestazioni incredibili, ma che quest’anno non trova feeling con i componenti nuovi; cinque i pistoni distrutti tra la prima e la seconda manche che lo hanno costretto alla fine al ritiro. Un vero peccato perché il pilota piacentino stava facendo una gara incredibile che lo vedeva risalire la china come un fulmine: dalla 14esima posizione aveva infatti “agganciato” il terzo in gara, quando il suo motore lo ha abbandonato.
Non da meno i problemi per Massimiliano che al via della seconda manche il motore non si è proprio acceso e, nonostante il pronto riavvio grazie al suo meccanico, non gli è bastato per recuperare i preziosi secondi persi che alla fine gli hanno fatto concludere il mondiale in sesta posizione. Insomma nulla di fatto per Alex e Max che al ritorno si concentreranno con il loro team sulle loro imbarcazioni per capire cosa non ha funzionato, per tornare competitivi e ai massimi livelli già dalla prossima gara.