L’intermodalità livornese si allunga sino a Verona

LIVORNO – Un nuovo servizio ferroviario in grado di collegare l’Interporto Vespucci a quello di . È stato attivato il sette luglio scorso, il prodotto intermodale che, riducendo i costi dell’ultimo miglio stradale, ha lo scopo di raccogliere i traffici con origine e destinazione il bacino della provincia di Verona, Trento, Bolzano, Vicenza, Mantova e Brescia. Non solo, attraverso la fitta rete di relazioni ferroviarie che partono da Verona, il potrà puntare a raggiungere i mercati dell’Europa centro-settentrionale.

“Il nuovo servizio è un segnale positivo che viene dal mercato – ha detto l’ad dell’Interporto Vespucci, Bino Fulceri – e conferma sia il ruolo centrale del porto di Livorno e dell’Interporto Vespucci per le aziende del Veneto, dell’Emilia Romagna e della Lombardia, sia gli sforzi che stiamo facendo assieme alla Regione e all’Autorità Portuale per fare del Vespucci un hub che sia di livello internazionale per condizioni operative e offerta di asset infrastrutturali”

Il treno intermodale collegherà l’interporto Quadrante Europa all’Interporto Toscano Amerigo Vespucci S.p.A. a Guasticce (LI), con partenze da Verona programmate per martedì, giovedì e sabato pomeriggio; nella prima mattina del giorno successivo i carichi saranno a disposizione a Livorno. La trazione ferroviaria è stata affidata a DB Cargo Italia S.r.l., società del Gruppo DB Cargo, terminale italiano della rete di trasporto merci per ferrovia più imponente d’Europa, e inserita nel network internazionale. Con una capacità di 1300 tonnellate e una lunghezza di 520mt, il treno è composto da carri privati in composizione bloccata, che offrono la possibilità di trasportare fino a 36 container, inclusi quelli di 40 piedi. Il servizio è gestito da Hangartner Terminal S.r.l., società controllata dal Gruppo DB Schenker, situata all’interno del Quadrante Europa.

“Il 2015 e il 2016 – ha detto il commissario della Port Authority labronica, Giuliano Gallanti –  sono stati due anni ricchi di cambiamenti per il Vespucci; i corridoi doganali veloci dal porto, il sistema di pesatura certificata dei container, e ora i nuovi collegamenti con l’importante Interporto di Verona, coronano un buon periodo di sviluppo: abbiamo tutte le carte in regola per proporre la portualità tirrenica come via economicamente competitiva per i traffici diretti o provenienti dal centro Europa. Andiamo avanti così”.