GENOVA – “Il porto di Genova è la più grande azienda della città, dà lavoro a quasi 20 mila persone, e un’azienda senza guida nessuno l’aveva mai vista”. E’ forte la preoccupazione di Confindustria Genova Giovanni Zampini che in un’intervista al Secolo XIX denuncia “il rischio che la città subisca una pericolosissima fuga di imprese. Ho scritto al ministro Delrio e al sottosegretario Vincenti per capire come intenda muoversi prima ma che sia troppo tardi”.
Secondo Zampini “alla guida del porto c’è un soggetto ‘a tempo’ che dvee gestire emergenze importantissime senza averne la piena autorità. L’amm. Pettorino non ha in questa fase gli strumenti per governare il porto, non ha pienezza di poteri. Genova rischia forte, rischia una fuga di aziende senza precedenti”. Zampini interviene anche sul tema delle concessioni: “C’è chi come il senatore Rossi vorrebbe che fossero messe tutte a gara – ha detto – Ma so anche per l’esperienza che ho avuto con Ansaldo Energia che senza una concessione certa e sufficientemente lunga nessuno può programmare investimenti. Genova si è fermata, altri porti hanno continuato a rilasciare concessioni”.
Per quanto riguarda il profilo del futuro presidente del porto, Zampini sottolinea: “tutti parlano della necessità di nominare un tecnico ma io mi chiedo: un giurista può essere considerato un tecnico? Da industriale, la risposta è no. Il porto più importante d’Italia deve essere guidato da qualcuno che conosca il mondo dell’impresa, che sappia il significato di internazionalizzazione”.