LONDRA – E’ un progetto ambizioso quello promosso dall’Unione Europea e dall’IMO di cercare di mitigare gli effetti nocivi del cambiamento climatico. Il progetto, denominato “Capacity Building for Climate Change Mitigation in the Maritime Shipping Industry”, si propone di contribuire a mitigare gli effetti nocivi dovuti ai cambiamenti climatici tramite una costruzione navale sostenibile, declinata con una intelligente tecnologia applicata al settore della navigazione marittima.
L’IMO, unitamente alla UE, propone l’insediamento in aree sensibili, “sentinella”, di cinque centri di cooperazione di tecnologia marittima (MTCCs: Maritime Technology Cooperation Centres), dislocati rispettivamente in Africa, Asia, Caraibi, America Latina e Pacifico con la capacità di formare una rete globale.
I centri di cooperazione saranno finanziati dall’Unione europea con dieci milioni di euro e saranno stabilite sufficienti risorse per diventare centri di eccellenza, capaci di performare una leadership nella promozione delle tecnologie navali giuste per una efficienza energetica nelle operazioni marittime con la necessaria riduzione delle emissioni nocive dalle navi. Per questo l’IMO nel suo bando invita i Governi/Organizzazioni situati in quelle regioni a presentare la dovuta manifestazione d’interesse a creare i MTCCs entro il 15 maggio 2016. La capacità ad ospitare questi centri dovrà essere totale, dalla sede alla logistica di uffici e laboratori, magari con la cooperazione industriale ed universitaria.
Il processo di selezione sarà in tre fasi: invito a manifestare interesse; la mission con obiettivi e programmi chiari; presentazione di proposte complete. Il tutto, supportato da un contratto, e le proposte progettuali con i tempi di realizzazione concordati con l’IMO nel corso di un periodo di tre anni.
E’ rilevato e supportato da studi che le emissioni di gas serra da trasporto marittimo dovrebbero aumentare nei prossimi decenni. I Paesi in via di sviluppo che svolgono un ruolo significativo nel trasporto internazionale, spesso, non hanno i mezzi per migliorare l’efficienza energetica nel loro settore della navigazione marittima. Questo progetto di quattro anni, in queste regioni, ha l’obiettivo di attuare efficacemente le misure di efficienza energetica tramite l’assistenza tecnica e la capacity building.
La rete dei centri MTCCs, una volta operativa, agirà come punti focali per migliorare la capacità della regione, lavorando con le amministrazioni marittime, le autorità portuali e le altre amministrazioni interessate dello shipping, a far rispettare le norme internazionali in materia di efficienza energetica per le navi. Promuoveranno l’adozione di tecnologie a basse emissioni di carbonio e le operazioni nel settore marittimo tramite realizzazione di progetti pilota; aumenteranno la consapevolezza circa le politiche, le strategie e le misure per la riduzione dei gas serra e di altre emissioni del settore dei trasporti marittimi.
Sarà istituito un sistema pilota per la raccolta dati e il reporting sulle navi del consumo di carburante per agevolare gli armatori al risparmio energetico. L’Organizzazione Internazionale Marittima, Agenzia specializzata delle Nazioni Unite, da sempre si interessa con responsabilità della sicurezza della navigazione, la salvaguardia della vita umana in mare e la prevenzione dell’inquinamento marino da navi.
Abele Carruezzo