ROMA – Nino Merola e Andrea Caracci hanno passato nella notte la linea di arrivo di Riva di Traiano alle ore 01:11:50 conquistando la vittoria in tempo reale nella Roma per 2. La speranza è anche quella di confermare il titolo overall, e per questo l’armatore, Paolo Semeraro, è già in fibrillazione e impegnato nel verificare i tempi dei probabili competitor.
Abbastanza riposati i due skipper, accolti nella notte dal gommone del CNRT e dal presidente Alessandro Farassino, questa mattina si sono concessi un’abbondante colazione e due chiacchiere sulla regata.
“Bella, divertente, con tanti colpi di scena e variazioni climatiche – commenta Nino Merola – e per noi un inizio difficile, perché dopo quattro ore abbiamo rotto lo spi ed eravamo un po’ preoccupati di dover fare tutta la regata, che sapevamo essere con venti portanti, senza la vela giusta. Ma alla fine le cose sono andate bene e siamo decisamente contenti. Nella prima parte della regata ci siamo preoccupati dei 950, perché erano dei fucili che ti passavano a destra e a sinistra con velocità mostruose. Dobbiamo dire che la nostra barca avrebbe potuto reggere il confronto, ma da una parte c’era soddisfazione nel vederli andare così bene, e dall’altra un po’ di preoccupazione, perché, quando a Ventotene ci siamo trovati con un distacco di parecchie miglia da Cinq Sens, ci è sembrato che potesse essere molto difficile recuperare”.
Il passaggio a Lipari e la risalita verso Riva ce la racconta Andrea Caracci:” E’ stato impegnativo il passaggio tra Vulcanello e Lipari. Purtroppo eravamo sottovento rispetto al vento predominante in una situazione di alta pressione locale, con raffiche da tutte la parti e bonaccia. E’ stato veramente difficile. Siamo riusciti a limitare i danni. La risalita è andata bene, perché alla fine siamo riusciti a sfruttare al meglio le condizioni meteo con le vele che avevamo. Probabilmente la prima parte di andatura portante con vento leggero non ci ha penalizzato perché avevamo la vela giusta.
Poi nella seconda parte, quando il vento è aumentato, lo ha fatto più che nelle previsioni e abbiamo navigato bene anche senza lo spi, che è la vela dedicata per la poppa. In questo senso siamo stati fortunati”.
Intanto sono arrivati in porto tutti i solitari. Ieri avevano concluso Andrea Mura su Ubiquity – Vento di Sardegna e Giancarlo Pedote su Fantastica Prysmian, ed oggi hanno terminato la loro fatica il francese Michel Cohen sul Figaro II Tintorel, e Andrea Fantini sul Class 40 Patricia II di Mario Girelli.