SANDRO MONTEFUSCO, LEGA NAVALE OTRANTO E “PIU’ VELA PER TUTTI” DICONO NO ALLE TRIVELLE

OTRANTO – La vela salentina dice NO alle trivelle e lo fa nelle acque del Canale d’Otranto, dove da sei mesi si disputa il settimo campionato invernale “”, con un testimonial d’eccezione: il pluri-campione mondiale Sandro . Sandro Montefusco è un grande uomo di mare, naviga in mezzo mondo e molto spesso vince le regate a cui partecipa, senza esitazione ha accettato di farsi portabandiera dello sconfinato amore per il mare, che accomuna tutti i velisti. Un amore che il 17 aprile porta a votare SI al referendum. Perché, chi se non chi va per mare, amandolo e temendolo, chi meglio di un velista sente la necessità di rispettarlo e proteggerlo?

E sono un centinaio i velisti impegnati nel campionato, con poco più di 20 barche, e tutti coralmente hanno deciso di dedicare l’ultima regata del campionato al referendum contro le trivelle, grazie al susseguirsi di messaggi e scambi di opinioni sulla pagina fb di “Più Vela per Tutti”. Dopo lo scambio di informazioni, di foto e video postati per pubblicizzare il referendum è arrivato il momento di scendere in mare per disputare l’ultima regata e per manifestare la presa di posizione: NO alle trivelle!

La Lega Navale sezione di Otranto, assieme alle associazioni che organizzano il campionato (“Il Gabbiere” e “Salento in Vela”), sono da sempre impegnati a promuovere l’andare per mare ad impatto zero e hanno accolto l’invito dei velisti e predisposto il campo di regata per la manifestazione.

Domenica 10 aprile la sezione della Lega Navale isserà il gonfalone con il logo “Vota Si”, lo stesso che ogni imbarcazione isserà al fischio di partenza, con l’impegno a scattare foto e filmare video a sé e alle altre barche per poi continuare a diffonderle sui social network per tutta la settimana prima del voto.

I velisti che domenica saranno in mare si augurano che, assieme ai gabbiani e ai pesci del Canale d’Otranto, anche tutti coloro che la domenica passeggiano per la bella città possano raccogliere il messaggio.