Canale di Panama: ampliamento concluso entro luglio

MILANO – Il nuovo sarà pronto in “giugno o ai primi di luglio”. Lo annuncia l’amministratore delegato di Salini Impregilo, Pietro Salini, durante la conference call con gli analisti sui dati 2015. Il gruppo italiano è il leader operativo di un consorzio che vede come altro grande azionista la spagnola Sacyr: l’ampliamento dell’opera – che dovrebbe costare circa 6 miliardi di dollari – permetterà il passaggio di navi molto più grandi delle attuali, da 4.400 fino a un massimo di 14mila container.

Per l’inizio dell’estate l’opera sarà quindi pronta per l’ e la crescita dei suoi costi (molto maggiori rispetto ai 3,3 miliardi stimati inizialmente) sono al centro di un contenzioso legale tra il consorzio costruttore – che oltre Salini Impregilo e Sacyr comprende anche la belga Jan de Nul e la panamense Cusa – e il committente, l’Autorità di gestione del Canale controllata dallo Stato panamense.

I primi pronunciamenti arbitrali per ora stanno dando ragione alle imprese esecutrici dei lavori e ultimamente l’Autorità del Canale ha approvato le riparazioni eseguite dal consorzio al terzo set di chiuse. Sono in corso le verifiche finali delle strutture e in breve si passerà alle prove di navigazione sistematiche, ma i primi passaggi di navi vi sono già stati.

L’ampliamento del canale, che si aggiunge a quanto costruito nel 1914, rappresenta la più grande opera al mondo, con un uso di ferro quasi venti volte superiore a quello utilizzato per la torre Eiffel. Sarà rivoluzionato il commercio marittimo mondiale, con diversi porti statunitensi che stanno adeguandosi per ospitare le ‘nuove’ navi e lo Stato centroamericano che dovrebbe raddoppiare fino a 5 miliardi di dollari annui i suoi ricavi lordi.