BRUXELLES – La Commissione europea ha presentato le nuove linee guida operative dell’Ue per le navi che hanno bisogno di assistenza. Le linee guida sono state sviluppate da un gruppo di esperti composto da Autorità competenti degli Stati membri con il supporto di operatori del settore, come da impegni presi dalla stessa Commissione subito dopo l’incidente occorso alla m/n MSC Flaminia.
Ricordiamo che la portacontainer Msc Flaminia, lunga 299 metri e battente bandiera tedesca, il 14 luglio 2012, mentre stava navigando tra la Gran Bretagna e il Canada, (acque internazionali) diretta ad Anversa, sulla foce belga del fiume navigabile Schelda, fu interessata da una grave esplosione con incendio a bordo; un membro dell’equipaggio perse la vita, un altro disperso e gli altri rimasti abbandonarono la nave.
Alla richiesta di aiuto ed assistenza, oltre alla Guardia Costiera inglese, rispose la petroliera DS Crown, recuperando 24 membri dell’equipaggio a bordo di una scialuppa e trasferiti poi sulla MSC La Stella che li trasportò nell’ospedale delle Azzorre. La nave Anglian Sovereign con a bordo una squadra di vigili del fuoco si recò sul luogo dell’incidente. Nonostante l’incendio fu domato in sei giorni senza compromettere le parti vitali della nave, la sala motori e la timoneria, la Msc Flaminia rimase in balia delle onde a circa 400 miglia dall’approdo più operativo.
Per motivi di sicurezza, si disse (cause incendio ignote, ed incertezza sulle merci contenute nei 2876 container), nessun porto si candidò per il rifugio della nave. Data l’instabilità della situazione e del processo di decidere dove ospitare la nave, la “via crucis” si concluse alloggiandola in un porto di rifugio tedesco, dopo una lunga trattava, nel settembre 2012. Le Autorità tedesche aprirono subito l’indagine per scoprire le cause dell’esplosione; i risultati sono stati curati dal BSU (Federal Bureau of Maritime Casualty Investigation), informando la Commissione Ue.
La Commissaria Bulc si è congratulata con i soggetti interessati per aver preso parte a questo sforzo congiunto e positivo nello scrivere queste linee guida, nell’interesse della sicurezza marittima e per la protezione dell’ambiente: “ E’ un buon esempio di applicazione proattiva della legislazione Ue, basata sulle migliori pratiche e la condivisione delle esperienze, che è pienamente in linea con l’approccio strategico del Presidente Juncker per una migliore regolamentazione”.
Le linee guida operative dell’Ue, sulla base delle circolari IMO, sono state redatte al fine di garantire un migliore coordinamento e scambio di informazioni tra le Autorità competenti e gli operatori del settore coinvolti nella risposta a un incidente riguardante una nave che necessita di assistenza, durante il sinistro e soprattutto durante il trasferimento ad un porto di rifugio.
Abele Carruezzo