ROMA – “Aiutateci a fare dell’Italia uno snodo centrale nel Mediterraneo”. Così il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Graziano Delrio, intervenendo ieri al convegno organizzato a Pomezia dall’Associazione nazionale Gruppi ormeggiatori e barcaioli dei porti italiani (Angopi), e da Fedepiloti, ha ringraziato a nome del governo le due associazioni “per lo straordinario lavoro” che stanno facendo nei porti italiani. Entrando nel merito della riforma della portualità il ministro – riporta una nota dell’Angopi – ha sostenuto che “in questi giorni si sta facendo troppa confusione.
La riforma si basa essenzialmente sul fatto che ci sono dei porti che devono coordinarsi di più”. E in quel documento “è scritto che i servizi tecnico nautici sono un elemento di certezza del nostro sistema. Non è nostra intenzione andare a toccare le cose che funzionano. Noi ci fidiamo di voi, ci piace come lavorate”. Per il ministro “il sistema mare deve tornare centrale nel Paese e può dare una significativa svolta occupazionale ed economica all’Italia”.
Il Comandante Generale del Corpo della Capitanerie di Porto, Vincenzo Melone, dal canto suo, ha parlato di “simbiosi perfetta tra servizi tecnico nautici e Autorità marittima” e ha ricordato il ruolo fondamentale svolto dai Stn nella vicenda dell’affondamento del mercantile turco Gokbel nel dicembre del 2014.
Nel corso dell’evento si è svolta la cerimonia di premiazione degli ormeggiatori e piloti protagonisti del salvataggio dei naufraghi della Gokbel e degli ormeggiatori tarantini che hanno salvato un operaio coinvolto nel crollo di una gru nelle acque del porto.