LIVORNO – Le nuove norme che regolano le operazioni di dragaggio nei porti italiani sono state presentate oggi a Livorno dal sottosegretario all’Ambiente, Silvia Velo, in occasione del convegno “Escavi? Problema o opportunità, nuove normative per la gestione dei dragaggi” svoltosi a palazzo Granducale.
Un lavoro che il ministero dell’Ambiente, anche in vista della riforma del sistema portuale italiano avviata dal Governo, ha portato avanti assieme ad altre amministrazioni e con il supporto del mondo scientifico.
“Con queste modifiche normative – ha spiegato Velo – avremo, finalmente, un quadro regolamentare chiaro, certezza e semplificazione delle procedure. Una normativa che affronta in maniera organica la questione dei dragaggi nelle varie tipologie dei porti italiani. In breve tempo saranno superate le difficoltà riscontrate in questi anni durante le operazioni di dragaggio e nella gestione del materiale dragato nei vari usi consentiti, casse di colmata, immersione a mare e ripascimento.
Si tratta – ha concluso il sottosegretario – di un percorso di riforma atteso da anni che va nella direzione della semplificazione normativa e che favorirà l’utilizzo delle migliori tecnologie disponibili per l’esecuzione degli interventi”. Il primo provvedimento tratta le modalità di dragaggio nelle aree portuali e marino-costiere che ricadono all’interno dei Siti di interesse nazionale.
Il secondo è il regolamento che disciplina la procedura per l’approvazione dei progetti di dragaggio al di fuori delle aree Sin, le modalità e i criteri per la gestione del materiale dragato, tra cui l’immersione in mare dei materiali di escavo dei fondali marini. Con un emendamento al Collegato Ambientale, inoltre, vengono semplificati i criteri di costruzione delle casse di colmata e delle vasche di raccolta.