Port of Venice: “Marittimi – Lavoratori del mare invisibili”

VENEZIA – Per il prossimo anno il settore marittimo italiano prevede l'ingresso di oltre 1000 figure per ricoprire posti di lavoro altamente qualificati sui ponti di comando e in sala macchine per le navi di sempre maggiori dimensioni, una necessità che coinvolge direttamente anche  il mondo della scuola che la  vede come una opportunità per i giovani affiancando la conoscenza alla competenze quando il cluster marittimo italiano- come si legge nel quinto Rapporto dell'Economia del Mare realizzato dalla Federazione del Mare assieme al Censis – si conferma come uno dei settori più dinamici dell'economia del Paese con 471.000 persone tra addetti ed indotto. In questo contesto vive un intero “popolo del mare” che risponde , più precisamente, col nome di “marittimi” , vittime , troppo spesso , di sfruttamento e solitudine.

Questo il tema di fondo dibattuto nel meeting  di apertura dell'anno sociale dell'International Port of Venice partecipato, nella conferenxe hall dell'Hotel Bologna di Mestre, dai massimi responsabili di enti , aziende e  associazioni che operano nel comparto marittimo.

“L'incontro con i soci del Propeller Club di martedì 24 u.s., oltre a darci la possibilità di descrivere la vita dei marittimi e il nostro operato, ha cancellato quella leggera patina di isolamento che anche un gruppo di lavoro come il nostro rischia di appiccicarsi addosso: aiutare gli invisibili rischia di renderti tale – ha dichiarato il presidente di Stella Maris Friend's – Seafares Welfare Venice  dr. Andrea Pesce- Con gli amici del Propeller abbiamo parlato delle nazionalità di provenienza dei marittimi, considerando anche la doppia realtà veneziana (merci e crociere), sottolineando il fattore “donna”, come il più significativo per identificare le differenze tra il settore delle navi da carico e quelle passeggeri.

“Fattore donna” che per altro è ben presente anche all'interno della stessa Stella Maris ‘ Friends, dove due operatrici, Anita Llubani e Marta Scarpa, si occupano anche del cosiddetto “ship visiting”, ossia la quotidiana attività di visite a bordo nave in Porto Marghera, dove portiamo aiuto ai marittimi, in particolare per quello che riguarda la possibilità di comunicare a casa e per uscire dalla Port Facility e raggiungere l'area urbana.

Questa è l'aiuto più richiesto per spezzare, in questo caso sì, l'isolamento di persone che altrimenti rischiano di fare una vita da reclusi e invisibili“.Ma quali sono le criticità che penalizzano l'operatività di Stella Maris Friend's nel : mancanza di personale; difficoltà ad accedere ai terminals e stabilimenti; coordinamento con gli altri “attori portuali”; riconoscimento del prezioso ruolo di Stella Maris nell'assistenza al personale navigante.

Nel corso del meeting,rispondendo a queste pressanti richieste, il dr. Martino Conticelli responsabile della sicurezza dell'Autorità Portuale di Venezia, a nome del presidente Paolo Costa, ha assicurato la massima collaborazione dell'ente perché il porto di Venezia possa rispondere in maniera sempre più adeguata al popolo dei marittimi, per renderli  “ sempre meno invisibili nel grande oceano dell'interscambio marittimo mondiale”.