ANCONA – La questione della destinazione della stazione marittima di Ancona è articolata e mette in gioco aspetti differenti della vita della città e della regione, dei viaggiatori e dello scalo dorico, dei suoi lavoratori e imprese, oltre (e proprio per questo) a toccare sensibilità e interessi legittimi diversi da contemperare, ai quali l’Autorità portuale non è insensibile; riteniamo pertanto che vadano ponderate le ragioni prettamente tecniche ed economiche a sostegno delle opzioni plausibili.
Proprio per via di questa sua complessità, come Autorità Portuale riteniamo giunto il momento in cui le esigenze generali richiedono una soluzione condivisa e non fratture profonde per una scelta così importante. Il documento istruttorio predisposto dai competenti uffici regionali non ci convince pienamente ed impone la necessità da parte nostra di una serie di osservazioni e considerazioni, già illustrate nel Comitato Portuale dello scorso 17 novembre che saranno formalizzate durante la III Commissione Assembleare di lunedì 23 Novembre presso l’Assemblea legislativa della Regione Marche.
Pensiamo perciò che sia opportuna ed urgente una approfondita riflessione da parte delle autorità competenti e degli enti coinvolti per verificare ulteriormente tutti gli aspetti tecnici e organizzativi, economici e sociali prima di rendere definitive le scelte. Tale approccio ha portato l’Autorità Portuale, nello scorso luglio, a decidere di sospendere il nulla osta all’impresa richiedente per l’avvio dei cantieri per l’installazione di “passaggi a livello a barriere comandate e controllate dal nuovo sistema”. L’Ap inoltre non ha ancora firmato nessun accordo di programma.
L’Autorità portuale chiede quindi, nuovamente, di verificare tutte le opzioni possibili per arrivare ad una scelta condivisa, concreta e realizzabile, e confida che siano trovate le soluzioni tecniche e operative che possano conciliare le diverse esigenze sia della mobilità sostenibile di un alto numero di viaggiatori, che dei servizi portuali che riguardano una moltitudine di utenti.