ROMA – L’industria nautica italiana con 206 aziende sarà la più rappresentata al MetsTrade di Amsterdam, appuntamento dedicato ai materiali e accessori per la nautica che apre martedì 17 novembre.
La collettiva organizzata da UCINA Confindustria Nautica sarà composta da 66 aziende, 4 delle quali espongono per la prima volta.
Il Made in Italy sarà grande protagonista al METS – Marine Equipment Trade Show, l’evento dedicato agli operatori del settore dedicato ad accessori, impianti, materiali e tutto quanto sta dentro e sulla barca che avrà luogo ad Amsterdam dal 17 al 19 novembre prossimi. 206 aziende, delle quali 66 costituiranno la collettiva organizzata da UCINA Confindustria Nautica, esporranno i propri prodotti sul mercato internazionale. L’Italia si conferma quindi il primo gruppo straniero per numero di espositori.
“Un altro primato per la nostra industria nautica – ha dichiarato Carla Demaria Presidente di UCINA – che è leader non solo nella costruzione di imbarcazioni di ogni dimensione, ma anche in questo settore che è evidentemente strategico nella costruzione di quella qualità unica che ci è riconosciuta in tutto il mondo. I cantieri stranieri spesso si rivolgono ai nostri accessoristi sapendo di trovare prodotti unici per design e funzionalità”.
Uno spazio di 1.650 metri quadrati ospiterà la collettiva organizzata dall’Associazione di categoria, le cui aziende saranno divise all’interno dell’Italian Pavillion e del Superyacht Pavillion.
UCINA, con il supporto del Ministero dello Sviluppo economico e di ICE Agenzia, sarà presente con uno stand istituzionale presidiato da UCINA e Ufficio ICE Bruxelles presso il quale gli espositori della collettiva italiana troveranno spazio per i propri incontri business e servizi loro dedicati, tra cui ospitalità e interpretariato.
UCINA inoltre protagonista durante la conferenza odierna legata al tema del riciclo e della sostenibilità The Future of Yacht Recycling. Tra i relatori il Presidente dell’Associazione Carla Demaria, il delegato ambientale Antimo Di Martino e il Presidente di Settore turismo e porti Roberto Perocchio. Un’occasione per fare il punto su un argomento di attualità per il quale UCINA dimostra sensibilità e interesse, a partire dalle modifiche apportate in Senato su proposta dell’Associazione al testo del cosiddetto Collegato ambientale (Disposizioni per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell’uso eccessivo di risorse naturali).
Le norme che prevedevano il sostegno all’acquisto di prodotti derivanti dal ciclo di rifiuti urbano infatti, ora si estendono anche “al recupero degli scarti rinvenenti dal disassemblaggio”: fra questi c’è sicuramente la vetroresina risultante dalla demolizione e lo smaltimento di imbarcazioni.
“Sul tema del riciclo della vetroresina – aggiunge Carla Demaria – UCINA sta lavorando da anni coinvolgendo anche gli istituti universitari. Esprimiamo grande soddisfazione per l’accoglimento da parte del Governo della nostra visione del problema del fine vita delle imbarcazioni, basata su principi di economia circolare e quindi di trasformazione e recupero e non di semplice risposta con azioni di smaltimento. Il riciclo delle unità che non possono più navigare è un’esigenza etica e ambientale che tutta l’industria si pone con forza.”
UCINA presiederà nell’ambito delle Federazioni internazionali EBI e ICOMIA il programma dei lavori dei Comitati Superyacht – Tecnico – Statistico – Ambientale.
L’Italia partecipa al Dame Award 2015, riconoscimento per il migliore prodotto di design, dove 5 aziende connazionali sono state inserite nell’elenco delle nominations. Si tratta di Exit Carbon, con Magnifico Tender Fender, di Navionics, con Dock-to-dock Autorouting, di Opacmare, con Pantograph door with unlocking emergency device, di Osculati, con RAFT e di Palagi Marine Lights S.r.l. con L9100.