CIVITAVECCHIA – Considerazione e valutazione del concetto di “sicurezza” di un porto del tutto locale, lasciando decadere i riferimenti tecnici e legali che i servizi, quali il pilotaggio, rimorchio e ormeggio, sono necessari solo in particolari ambienti e necessari a garantire le operazioni in sicurezza di ormeggio e disormeggio ad una banchina di una nave solo a richiesta.
Il servizio di rimorchio, nel porto di Civitavecchia, era già dal 2000 facoltativo per le navi in entrata, ora lo è diventato anche per le navi che lasciano il porto. Il Contrammiraglio (CP) Comandante della Capitaneria di Porto di Civitavecchia, Giuseppe Tarzia, nella introduzione della sua ordinanza sull’uso dei rimorchiatori, ha evidenziato l’evoluzione infrastrutturale che lo scalo portuale ha subito negli ultimi quindici anni; come la capacità di vincolo e di ritenuta degli sforzi delle nuove banchine e relativi fondali, oltre ai nuovi propulsori (azipod e bow/ stern thruster) usati dalle navi di ultima generazione hanno determinato nuove relazioni delle condizioni tecnico-nautiche e dei parametri di manovra tra nave e banchina.
Per tali motivi non si rende più necessario l’obbligo del servizio di rimorchio per le navi in partenza dal porto di Civitavecchia. Con l’ordinanza 165/2015, del 28 ottobre 2015 all’albo da ieri, rilevata la diversa destinazione delle banchine in relazione allo sviluppo infrastrutturale del porto secondo le previsioni del Piano regolatore portuale vigente, sono state abrogate le precedenti 32/1997, 67/2000 e 32/2001 che disciplinavano le modalità di disormeggio delle navi nel porto di Civitavecchia con l’obbligo del servizio di rimorchio da parte di tutte le navi di stazza lorda superiore a 4.000 tonnellate, oltre al divieto di utilizzo di eliche principali e di manovra a distanza inferiore ai 25 metri dal ciglio di banchina.
Il Commissario straordinario dell’Autorità Portuale di Civitavecchia, Pasqualino Monti, ha salutato con favore la nuova ordinanza che abroga l’obbligo di rimorchio, una opportunità tesa a favorisce gli armatori a scegliere lo scalo laziale con un ulteriore risparmio economico.
Abele Carruezzo