WASHINGTON – Secondo un nuovo studio della CLIA, l’organizzazione internazionale delle compagnie da crociera, la più grande associazione di categoria e l’autorità principale della cruise community a livello globale, la domanda globale delle crociere ha raggiunto i 22,04 milioni di passeggeri[1], registrando un incremento del 68% rispetto ai 13,1 milioni di passeggeri del 2004. Dal 2013 la domanda delle crociere è cresciuta del 3,4%, da 21,3 milioni di passeggeri.
L’edizione 2015 dell’analisi CLIA sull’impatto economico del settore, uno studio indipendente commissionato da CLIA e condotto dal Business Research and Economic Advisors (BREA), rivela che il contributo complessivo[2] della crocieristica all’economia globale ha raggiunto $119,9 miliardi nel 2014, in aumento rispetto ai $117 miliardi dell’anno precedente. Questo dato include 939.232 dipendenti equivalenti a tempo pieno del settore che registrano un reddito pari a $39,3 miliardi. Le spese dirette generate dalle navi da crociera, dai passeggeri e dai membri dell’equipaggio sono ammontate a $55,8 miliardi.
“La crocieristica è un’industria molto globale e dinamica”, afferma Cindy D’Aoust, Amministratore Delegato facente funzione di CLIA. “Nel corso degli ultimi trent’anni abbiamo registrato una crescita progressiva dovuta inizialmente dalla domanda proveniente dal Nord America, la quale si è estesa all’Europa e attualmente in Asia. Di conseguenza, il settore crocieristico ha un impatto positivo sull’economia globale generando posti di lavoro, profitti e crescita di business in tutte le regioni del mondo”.
Da dove provengono i crocieristi
Secondo lo studio di CLIA, i 22 milioni di passeggeri del settore crocieristico globale provengono da tutto il mondo. Il Nord America costituisce il 55% o 12,2 milioni di crocieristi. L’Europa rappresenta il 29% o 6,4 milioni di passeggeri. Le altre regioni del mondo, tra cui Australia, Cina, Singapore, Giappone e Sud America costituiscono il restante 16% o 3,5 milioni di passeggeri.
“Il potenziale di crescita dei nuovi crocieristi è enorme”, afferma D’Aoust. “Oltre a Nord America e Europa, le altre regioni del mondo costituiscono quasi l’85% della popolazione mondiale, tuttavia rappresentano solo il 16% dei crocieristi. Questo dato rappresenta un’enorme opportunità per la crocieristica”.
Lo Studio sulle Tendenze delle Crociere in Asia del 2014 di CLIA rivela che il turismo crocieristico in Asia sta crescendo con tassi a doppia cifra, sia in termini di capacità che di mercato di provenienza dei crocieristi. Tra il 2013 e il 2015 il numero di navi dislocate in Asia è aumentato ad un tasso di crescita annuo composto pari al 10% e il volume delle crociere e dei viaggi all’interno e attraverso l’Asia è aumentato dell’11%. La capacità dei passeggeri in Asia è aumentata del 20%.
“L’Asia è il miglior esempio dell’opportunità di crescita dell’industria crocieristica”, spiega D’Aoust. “La crocieristica sta incrementando le visite in Asia e il volume dei passeggeri provenienti dall’Asia per il turismo crocieristico in tutto il mondo è raddoppiato dal 2012”.
I primi dieci paesi della crocieristica
Lo studio di CLIA rivela che 19,2 milioni di crocieristi provengono dai primi dieci paesi classificati, che rappresentano l’88% dei passeggeri a livello globale. Questi primi dieci paesi fanno parte di tutte le regioni più importanti del mondo:
Gli Stati Uniti, con 11,21 milioni di passeggeri, è il paese con il maggior numero di crocieristi, rappresentando oltre la metà (il 51%) dei passeggeri crocieristici a livello globale. La Germania e la Gran Bretagna costituiscono il 15% dei passeggeri a livello globale (3,38 milioni). Australia, Italia e Canada hanno oltre 800.000 passeggeri ciascuno e rappresentano il 12% dei passeggeri a livello globale. Cina, Francia, Spagna e Norvegia insieme rappresentano circa 2 milioni di passeggeri, o circa il 10% dei passeggeri a livello globale.
Lo studio di CLIA rivela che la Cina è il motore principale della crescita dei passeggeri in Asia, avendo registrato 480.000 passeggeri crocieristici in più dal 2012 – un tasso di crescita annuo composto di circa 80%. Inoltre, dei circa 1,4 milioni di crocieristi provenienti dall’Asia, la Cina rappresenta circa la metà del volume dei passeggeri a livello regionale nel 2014.
[1] Passeggeri per crociere con rotte oceaniche, non include passeggeri per crociere con rotte su fiumi
2 Il contributo economico complessivo comprende l’impatto diretto, indiretto e indotto. Include le spese dirette sostenute dalle navi da crociera e dai passeggeri, tra cui alimenti e bevande, carburante, servizi finanziari e d’impresa, intrattenimento a supporto delle operazioni crocieristiche nonché tutti quei beni e servizi forniti da altre aziende B2B e B2C acquistati dalle imprese e dai dipendenti direttamente legate alla crocieristica.