GENOVA – Si è conclusa con un tripletta North Sails l’edizione 2015 della Giraglia Rolex Cup, classica del calendario agonistico “mediterraneo” che quest’anno ha dovuto fare i conti con condizioni particolarmente leggere.
I profili della veleria d Carasco si sono imposti tanto in reale, grazie all’ennesimo successo consecutivo di Esimit Europa 2 di Igor Simcic, e anche in compensato con il Wally 100 Magic Carpet Cubed (IRC) di Sir Lindsay Owen Jones e all’Hallberg-Rassy 41 Gianin VI di Pietro Supparo.
A bordo della maxi britannico era impegnato Gigio Russo, coinvolto sin dalle fasi di progettazione come responsabile del programma vele per conto di North Sails, che racconta: “E’ andata davvero bene: è stata una prova molto tattica, che abbiamo completato senza mai perdere di vista Esimit Europa 2… e dire che abbiamo anche rischiato di non partecipare alla lunga perché, a meno di quarantotto ore dalla partenza, durante l’ormeggio, abbiamo rotto la pala del timone di sinistra e, con essa, la mano sinistra del comandante. L’esperienza e la professionalità di tutto l’equipaggio ci hanno consentito di rimediare al contrattempo, anche se, per ovviare al problema, non abbiamo dedicato tutto il tempo previsto alla messa a punto che, considerate le previsioni di vento leggero, era uno degli aspetti più delicati”.
“Ripristinato il timone, e il comandante, ci siamo ritrovati sulla linea di partenza con vento leggero da Levante, invelati con randa inshore e fiocco J1, vele che sono entrambe realizzate in 3Di 870. Una configurazione che è durata poco: usciti dalla baia di Saint Tropez, infatti, abbiamo fatto prua verso Le Formiche sotto A0 in 3Di 760 Raw prima, che ha lasciato spazio all’A1.5 in poliestere poi – continua Gigio Russo – Durante l’approccio all’isolotto il vento è girato a Ponente, obbligandoci a issare nuovamente il J1. Fatta rotta verso la Giraglia, abbiamo navigato fino all’una di notte, ovvero fino a circa 35 miglia da Capo Corso, cambiando gli assimentrici senza soluzione di continuità.
Nella bonaccia più totale si è rivelato determinante l’impiego del windseeker in Cuben Fiber, che ci ha tenuto in movimento fino all’alba del secondo giorno, quando il J1 è tornato a guidarci verso il waypoint. Dopo il passaggio della Giraglia, sfruttando l’A0 con un Levante in rotazione verso sud, abbiamo puntato direttamente Genova. Dopo un altro stop per l’ennesimo buco di vento, è entrato un sud-ovest sui 7/8 nodi che ci ha permesso di navigare mura a sinistra verso l’arrivo utilizzando sempre l’A0, con il quale navigavamo costantemente oltre i 13 nodi, con punte fino a 14. A poche miglia dal traguardo, con Esimit Europa 2 sempre in vista, c’è stato un repentino calo del vento, che ha ruotato costringendoci a sei cambi di vela nell’ultima ora e mezzo di regata: alla fine abbiamo contato ventiquattro cambi in trenta ore. Fatiche subito dimenticate nell’osservare la classifica overall…”.
Oltre al successo in reale e a quello nel raggruppamento IRC, Gigio Russo sottolinea un’altra importante affermazione ottenuta da North Sails tra le boe della Giraglia Rolex Cup 2015: “Credo che uno dei risultati più significativi di questa edizione sia il successo di Gianin VI nel raggruppamento ORC. L’equipaggio di questo Hallberg-Rassy 41 ormai datato, nato per dare il meglio in sé in condizioni certo più maschie, ha utilizzato un inventario North Sails pannellato, realizzato in Spectra e Dacron Radian: è la dimostrazione che i nostri profili non sono sviluppati pensando unicamente alle barche più performanti, ma rappresentano la soluzione migliore per chi vuole rendere il proprio scafo più veloce in tutte le condizioni”.