Volvo Ocean Race: leader in rosa e blu

– Primo giorno dell’ottava tappa da Lisbona a Lorient. I sette team hanno passato una nottata piuttosto burrascosa, con temporali e vento estremamente instabile. Dalla situazione incerta sono uscite in testa le veliste di Team SCA, che guidano la flotta nella risalita lungo la costa portoghese con un buon margine sui redivivi di Team Vestas Wind.

Sono le veliste di Team SCA, guidate dalla skipper britannica Sam Davies, a guidare la flotta dopo la prima notte dell’ottava tappa della , partita ieri da Lisbona alla volta di Lorient. L’equipaggio della barca magenta, il primo tutto femminile da 12 anni a partecipare al giro del mondo, ha saputo approfittare di una rotta più sotto costa con vento più fresco per passare la prima nottata, che non è stata semplice affatto con molti temporali e grandi fluttuazioni nella direzione e nell’intensità del vento. Una bella spinta per il morale delle veliste, che malgrado i grandi passi avanti, non sono ancora riuscite a dimostrare tutto il loro potenziale nelle tappe oceaniche e che sperano di poter approfittare delle due ultime frazioni, le più corte di tutto il giro, per affermarsi sui loro avversari maschi.

Finora, hanno navigato in maniera impeccabile. Ma c’è ancora molta strada da fare e diversi ostacoli da superare, non ultimo il passaggio di Capo Finisterre che si preannuncia ventoso, ma le veliste sulla barca magenta stanno certamente godendosi la sensazione positiva di essere le battistrada. “E’ stata una notte intensa. Siamo uscite dalla partenza sul fiume un po’ dietro al gruppo ma siamo riuscite, a giocare bene sotto costa e a riprenderli. Abbiamo navigato fianco a fianco con Dongfeng fino al tramonto e durante la notte vedevamo le luci di navigazione di tutti.

D’ora in avanti dobbiamo continuare a essere veloci e cercare di cogliere le opportunità che ci si presenteranno.” Ha raccontato nel suo primo blog la onboard reporter di team SCA Anna-Lena Elled.

Al rilevamento delle 12.35 UTC Team SCA aveva un margine di 11.3 miglia sui secondi di Team Vestas Wind, ritornati in gara dopo le ben note vicende. Nel corso della nottata sono stati molti i temporali che hanno colpito le sette barche, fra cui uno particolarmente “cattivo” che ha fatto scendere Team Vestas Wind dalla prima alla quinta posizione. E’ probabile però che il redivivo team guidato da Chris Nicholson sia felice di quanto fatto finora, dimostrando una buona velocità malgrado la lunga assenza dalla competizione, come testimoniato da questa seconda piazza provvisoria.

Gli olandesi di Team Brunel, secondi a sei punti nella classifica generale hanno tenuto una marcatura stretta su Dhabi Ocean Racing e sono terzi a 13 miglia. Quarti gli spagnoli di MAPFRE a 13.2 miglia. Da bordo della barca rossa l’olimpionico andaluso Rafa Trujillo, che ha sostituito Iker Martìnez per questa tappa, ha detto. ”Abbiamo avuto anche un altro problema che ci ha fatto perdere terreno rispetto alle ragazze, che sembrano aver inserito il turbo.” Riferendosi a due reti da pesca impigliate nelle appendici.

Gli iberici sono a loro volta tallonati dai leader della classifica generale Abu Dhabi Ocean Racing, a 13,5 miglia dalle leader. “Dopo una partenza nervosa, abbiamo bordeggiato lungo la costa al largo di Cascais, il vento durante la notte è stato terribilmente ballerino. Salti di vento fino a 140 gradi in direzione opposta a quella dove volevamo andare. Le posizioni cambiavano ogni 15 minuti e con una raffica un momento si facevano 10 nodi di velocità, un attimo dopo era bonaccia totale e ci si fermava.” Ha spiegato Matt Knighton da bordo di Azzam.

Sesti i giovani di Team Alvimedica, meno di un miglio dietro, mentre i franco/cinesi di Dongfeng Race Team sono settimi e accusano un ritardo di 24.8 miglia. Nella notte, da bordo della barca guidata da Charles Caudrelier, inoltre, è stato comunicato che il danno al Code 0 (la vela più grande imbarcata e utilizzata con vento leggero) che si era strappato rimanendo impigliato in una crocetta, è stato riparato. Racconta il transalpino Yann Riou: “E’ stata una notte dura.

E anche le prestazioni non sono state il massimo. Una o due manovre non proprio brillanti e quelli che erano pochi metri sono diventate miglia. Ma dobbiamo tenere duro. Come ha detto Kevin (Escoffier): abbiamo ancora 8 giorni di navigazione davanti a noi, e dobbiamo navigare bene come abbiamo fatto negli ultimi otto mesi.”