Volvo Ocean Race: partita l’ottava tappa, uno sprint ad alta tensione

LISBONA – Partenza spettacolare ma complicata per le sette barche della flotta dell’ottava tappa della , da Lisbona a Lorient. Il fiume Tago oggi non ha riservato molto vento e, malgrado il magnifico scenario e il foltissimo pubblico accorso a salutare i velisti, gli equipaggi hanno faticato ad uscire verso il mare aperto. Ironico, visto che l’ottava tappa, la più corta di tutto il giro con le sue 647 miglia, si prevede sarà ventosa.

Poco vento, tanta corrente, tanti cambi di posizione. La fase iniziale dell’ottava tappa della Volvo Ocean Race, partita oggi da Lisbona alla volta di Lorient, la località francese sulla costa bretone, è stata caratterizzata da condizioni che hanno creato qualche mal di testa ai 7 equipaggi. Quando sembrava che la situazione fosse ormai definita, il vento leggero e la forte corrente fluviale del Tago si sono messi di mezzo. Gli spagnoli di , che ieri si erano aggiudicati la loro seconda vittoria in una in-port race, infatti sembravano avere abbastanza vantaggio per uscire per primi dall’estuario ma poi una rotazione enorme del vento, combinata con un cambio di direzione delle carte ha fatto riavvicinare gli inseguitori Team Alvimedica e Team Brunel, offrendo agli appassionati una serie di incroci ravvicinatissimi.

Poi, le condizioni sono migliorate, con una bella brezza che ha consentito alle sette barche di completare il percorso costiero e sono stati gli olandesi di Team Brunel a guidare la flotta, seguiti da MAPFRE, da Team Alvimedica e da Team Vestas Wind. Quinto Abu Dhabi Ocean Racing, che nelle prime fasi era caduto in coda alla flotta, poi le veliste di Team SCA e infine Dongfeng Race Team, evidentemente non a suo agio su questo campo di regata.

La flotta si è quindi lanciata per quelli che saranno certamente quattro giorni molto intensi, per una frazione che è cruciale per la classifica generale. Soprattutto per le posizioni di testa, dove Abu Dhabi Ocean Racing dovrà difendere il suo vantaggio di sei punti che gli olandesi di Team Brunel e i franco/cinesi di Dongfeng Race Team cercheranno in ogni modo di attaccare. E, con le condizioni previste sul percorso, con venti fino a 35/40 nodi al passaggio di Capo Finisterre, tutto potrebbe ancora accadere. Si ricorderà che nella scorsa edizione, fu proprio questa tappa, sebbene con un percorso più lungo, a decidere le sorti della regata con Franck Cammas su Groupama a salire in testa della classifica generale. Come ha commentato Ian Walker: “Ci sarà vento leggero per le prime miglia lungo la costa portoghese, ma più avanti verso capo Finisterre, l’aria salirà fino oltre 30 nodi e sarà una lunga, dura bolina fino a Lorient. Sarà interessante, perchè finora non abbiamo navigato molto di bolina con vento. Potrebbe essere una tappa molto diversa dalle altre.”

Le ultime previsioni dicono che la flotta potrebbe raggiungere Lorient nelle prime ore di giovedì, 11 giugno. Senza dubbio questa tappa sprint sarà tutta da seguire.

La Leg 8 da Lisbona a Lorient – 647 miglia

La prima “tappa europea” dopo una prima parte costiera lungo la penisola iberica, attraversa il Golfo di Biscaglia, da sempre considerato come uno dei tratti di mare più insidiosi e una pietra miliare della navigazione offshore. Nella scorsa edizione, la flotta vi incontrò una delle peggiori tempeste poco prima di arrivare in terra francese, quindi il passaggio non è da sottovalutare, anche se la tappa misura solo 647 miglia. Quest’anno la flotta farà rotta diretta e non passerà dalle Azzorre come avvenne nel 2012.

L’ottava tappa può essere suddivisa in due sezioni distinte. Salvo il passaggio della punta al limite nord-occidentale della Spagna, il celeberrimo Capo Finisterre, la prima sezione è una navigazione costiera diretta, che può presentare l’ostacolo di venti di bolina dovuti agli effetti termici dell’orografia della costa. Le brezze di terra e di mare determinate dal diverso riscaldamento della costa, potrebbero quindi essere una delle determinanti strategiche/meteo del primo tratto.

Le barche, una volta superato Finisterre, dovranno affrontare la traversata del Golfo di Biscaglia che può essere uno dei tratti di mare più insidiosi del pianeta, dunque la seconda parte della tappa ha caratteristiche di navigazione più d’altura. I venti orientali, che possono investire Biscaglia anche con forza, potrebbero determinare una navigazione contro vento fino all’arrivo di Lorient, nel cui approccio entrano in gioco anche le correnti e i flussi di marea tipici della costa bretone.