CIVITAVECCHIA – Rendere più efficienti i sistemi e le operazioni portuali, offrire informazioni su mobilità e prenotazione on-line dei servizi, conciliare il trasporto delle merci su nave con la vivibilità del territorio e l’ambiente, ottimizzare i tempi di raccordo tra il traffico crocieristico e l’arrivo a destinazione di turisti e passeggeri.
Sono gli obiettivi principali del progetto strategico Futuremed – finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del programma MED – di cui la Regione Lazio è capofila e che vede la partecipazione di 16 partner e associati tra cui Italia, Francia, Spagna, Grecia, Slovenia, Cipro, Croazia, Malta, Marocco.
Futuremed è il tema della conferenza internazionale “Prospettive e raccomandazioni per la competitività dei sistemi portuali del Mediterraneo”, tenutasi oggi a Civitavecchia.«I crescenti flussi del turismo crocieristico – ha affermato l’assessore alle politiche del territorio, mobilità e rifiuti della Regione Lazio Michele Civita – richiedono servizi accessibili e di elevata qualità, soprattutto alla luce dell’esigenza, per i porti del Mediterraneo, di sostenere la sfida con l’innovazione logistica degli hub del nord Europa e dei nuovi mercati dell’Europa orientale. In questo senso la Regione Lazio, coordinando il progetto Futuremed, ha analizzato le opportunità e elaborato strategie per migliorare la competitività dei porti MED, avviando progetti pilota per rafforzare l’integrazione tra le aree portuali e le relative zone circostanti».
Integrazione porto-entroterra tra i diversi vettori di trasporto merci e passeggeri, informazioni puntuali sulla mobilità, visibilità e accessibilità on-line dei servizi per imprese e turismo, su questi assi si muove il progetto Futuremed.
«Se si considera che il 70% dei traffici commerciali globali viaggia su nave e che un terzo di questo volume transita per il Mediterraneo – ha affermato Pasqualino Monti, presidente dell’Autorità Portuale di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta -, si comprende l’importanza di una gestione strategica finalizzata a velocizzare la catena logistica che porterà le merci a destinazione. Lo stesso vale per il trasporto passeggeri: l’obiettivo è dare servizi a turisti e viaggiatori affinché possano più agevolmente spostarsi dal porto all’entroterra e viceversa».
Un obiettivo che richiede l’integrazione tra la capacità di mettere a sistema dati e informazioni attendibili e la gestione logistica, il tutto a vantaggio dell’accessibilità dei porti e della viabilità sulle strade adiacenti, con indubbi benefici per l’ambiente e il turismo.
«Ci auguriamo – ha concluso il presidente Monti – che i risultati ottenuti attraverso il progetto FUTUREMED siano un punto di partenza verso più ambiziosi programmi, come del resto dimostra la decisione di istituire un Osservatorio, il FUTUREMED Observatory GEIE, con l’obiettivo di incentivare la diffusione delle migliori pratiche e di proporre ai membri esperienze di qualità nell’integrazione di porti e hinterland».
Concepito come un consorzio aperto, l’Osservatorio vuole coinvolgere gli stakeholder rientranti nelle aree del porto-hinterland e oltre. E’ il primo soggetto di questo genere istuituito per rappresentare gli attori del trasporto marittimo del Mediterraneo nel suo complesso.
Il progetto pilota realizzato dalla Regione Lazio con l’Autorità Portuale di Civitavecchia ha sviluppato una applicazione di infomobilità per i passeggeri in transito per il porto, fruibile attraverso i siti della Regione, dell’Autorità Portuale, di Port Mobility. Mediante l’applicazione è possibile avere informazioni su tutti i servizi di trasporto, in modo integrato e multimodale, e pianificare il proprio itinerario.
E’ stata condotta presso gli utenti una indagine per valutarne l’utilità e l’interfaccia grafica, sulla base della quale la Regione andrà quindi a revisionare l’applicazione e a pubblicarla per smartphone e altri dispositivi mobili.
La conferenza internazionale tenutasi oggi, a conclusione di una tre giorni di lavoro del progetto FUTUREMED, ha rappresentato un momento di sensibilizzazione delle istituzioni e degli operatori privati sul tema della competitività dei porti dell’area MED, azione da rafforzare mediante una strategia comune in grado di integrare il servizio pubblico con gli operatori dei settori turistico, crocieristico e merci.