NEWPORT – Newport non ha tradito, garantendo sole, vento e uno spettacolo emozionante per il pubblico in mare e a terra per la partenza della settima tappa. In perfetto orario alle 14 locali, le 20 in Italia, la flotta ha tagliato la linea lanciandosi dapprima su un affascinante percorso costiero e poi verso le 2.800 miglia che la separano dal traguardo di Lisbona.
La località del Rhode Island non avrebbe potuto garantire condizioni migliori per la partenza della settima tappa della Volvo Ocean Race. E forse i 57 velisti avrebbero preferito passare qualche giorno in più in una delle capitali mondiali della vela, che li ha accolti con un calore e un entusiasmo davvero incredibili.
Appassionati del Rhode Island e da tutti gli Usa sono arrivati in decine di migliaia per salutare i sei equipaggi e tutti sono stati premiati da sole, cielo azzurro e una decina di nodi di vento. Lo spettacolo in mare nella famosa Narragansett Bay non è mancato con un incredibile numero di barche spettatori a fiancheggiare la flotta. Quindi, puntuali alle 14 locali, i sei team hanno dovuto dire arrivederci a Newport e tagliare la linea di partenza, per affrontare le 2.800 miglia teoriche verso Lisbona, con tutte le difficoltà meteo e strategiche che sempre presenta una traversata atlantica.
Primi per gran parte del percorso costiero, i franco/cinesi di Dongfeng Race Team, che per la frazione imbarcano il forte velista francese Sidney Gavignet per cercare di recuperare punti sul leader della classifica generale provvisoria Abu Dhabi Ocean Racing. Seguendo l’esempio degli spagnoli di MAPFRE, che si erano aggiudicati una netta vittoria nella Team Vestas Wind In-Port Race Newport, lo skipper Charles Caudrelier e i suoi uomini hanno infilato una partenza mure a sinistra da brivido ma vincente e hanno condotto fino alla sesta boa del percorso prima di dover lasciare la leadership proprio a MAPFRE, con lo skipper Iker Martinez tornato alla ruota della barca rossa.
Anche le veliste di Team SCA hanno effettuato un ottimo percorso costiero, passando in terza posizione all’ultimo cancello così come gli olandesi Team Brunel, sul quale era imbarcato con il ruolo di “jumper” il veterano della Volvo Ocean Race Ken Read autore peraltro di un fantastico tuffo con rincorsa. I beniamini locali di Team Alvimedica e i leader overall di Abu Dhabi Ocean Racing hanno lasciato la baia per il mare aperto rispettivamente in quinta e sesta posizione. Ma quello che è successo a Newport è solo un antipasto di quello che attende la flotta nei prossimi giorni, nel corso di una delicata tappa che potrebbe concludersi in una decina di giorni nell’altrettanto spettacolare zona del traguardo di Lisbona.
La settima è la tappa più corta di quelle disputate dalla partenza da Alicante lo scorso ottobre ma non può essere considerata se non cruciale, non solo per la particolare situazione della classifica generale, molto corta, ma anche perché tradizionalmente mette gli equipaggi di fronte a condizioni meteo complesse e a opzioni strategiche difficili. Per le prime ore le previsioni parlano di vento leggero che, dopo un giorno o due, dovrebbe intensificarsi, facendo anche scendere notevolmente le temperature a bordo. E non solo, i sei team dovranno anche affrontare e gestire la corrente del Golfo, superare ostacoli naturali, ivi inclusa una forte presenza di animali marini, e rispondere al meglio a una meteo oceanica non sempre facile da interpretare.