Riva per 2/per Tutti: il feudo dei Tany&Tasky

– Avvincente finale per la “corta” della Roma per 2, la Riva, per 2 e per Tutti, che si è conclusa oggi con gli arrivi delle imbarcazioni che hanno completato il percorso da Riva di Traiano fino a Ventotene e ritorno.Due le sorprese, o almeno le evidenze che saltano agli occhi: la prima è che la “per 2” si è rivelata una regata per coniugi affiatati; la seconda è che se non ti chiami Tany & Tasky non hai alcuna possibilità di successo.

I due vincitori, infatti, hanno le stesso nome: Tany e Tasky IV, di Guido Deleuse e Alessandra Ligaro, il First 45 che ha vinto la Riva per 2, e Tany & Tasky II, di Claudio Gastaldi, il First 40.7 che ha vinto la Riva per Tutti.Nella “per 2”, al secondo posto c’è un’altra coppia lui&lei,  Marcello Bernabucci e Morena Frattari su Jolie, un altro First 45, mentre il terzo gradino del podio è stato conquistato da Strega Rossa, con a bordo Gian Piero Salvatori e Paolo Munzi.  Dietro di loro, ancora in mare, c’è un’altra barca lui&lei, Maris Stella III, il Grand Soleil 50 di Andrea Ferrari e Elena Giovannini.

Dopo le coppie della Riva, passiamo ai solitari, dove Gaetano Mura (bet1128) e Mario Girelli stanno dando vita ad un duello eccezionale. Sono due Class 40 e due velisti DOC, per bravura e per modestia. Gaetano Mura sta davanti, nonostante un incontro ravvicinato del terzo tipo con un Ufo sottomarino, un grosso tronco che ha rischiato di fare danni. Viaggia a 5.2 nodi con prua a 344 mentre Mario Girelli all’ultimo rilevamento faceva registrare 7 nodi di velocità e 2 miglia di ritardo.

Mario è un po’ più a ovest rispetto a Gaetano e ha messo la prua a 352.  Come si vede i velisti bravi li abbiamo. Avessero a disposizione mezzi ancor più adeguati alle loro capacità,  potrebbero dare soddisfazioni grandissime alla vela oceanica italiana. Chi può (sponsor), batta un colpo.

Nella “per 2” Neo Scheggia di Andrea Caracci e Nino Merola continua a viaggiare in testa, ma stanno venendo fuori le vecchie volpi francesi che quando mettono la prua verso nord sentono odor di podio e champagne e iniziano a fiutare la preda. Michel Cohen e Gwen Gbich  sul Figaro Made in Midi (che a Traiano sono arrivati in solitario da La Grande Motte per allenarsi un po’ strada facendo) sono al secondo posto a 22 miglia,  mentre  Laurent Camprubi e François Pailloux sull’altro Figaro Maracuja, seguono staccati di altre 10 miglia.  Vediamo se Argo, Aeronautica Militare e Lunatika, che seguono staccati dalle 6 alle 8 miglia, sapranno riprenderli prima dell’arrivo.

Nella “per Tutti” continua il monologo di al timone del TP 52 B2 di Michele Galli. Altre 20 ore circa e sarà a Riva. Ma dietro di lui c’è la novità di Durlindana 3, il nuovo 18.30 Carrol Marine di Giarcarlo Gianni che ha strappato il secondo posto a Junoplano il 60 piedi di Alex Ricci. Anche qui la lotta per il podio si fa avvincente, considerando che il Mylius di Carlo Rocchi e Vittorio Biscarini, Ars Una è solo 9 miglia indietro.

Da Pico Web, il sistema di rilevazione Social di Data Stampa, comunicano che il sito più “virale” è stato quello della Gazzetta dello Sport (1.295.905 reach), ma subito dopo c’è il sardo sardiniapost.it (140.079 reach), a riprova del gran seguito di Gaetano Mura tra i suoi corregionali.