Volvo Ocean Race: febbre brasiliana

ITAJAI’ – La tensione sale nel race village di Itajaí dove ci si prepara ad assistere a uno degli arrivi più ravvicinati in una tappa degli Oceani meridionali nella oltre quarantennale storia della . Le quattro barche di testa hanno ancora tutte una chance di aggiudicarsi una vittoria storica. L’arrivo è previsto nella serata di domenica.

La città portuale sulla costa sud-orientale del Brasile torna ad ospitare un arrivo di tappa, dopo l’edizione 2011/12 della Volvo Ocean Race che fece registrare un successo assoluto di pubblico, con decine di migliaia di fan accalcati per dare il benvenuto alla flotta. Ma, questa volta, l’entusiasmo e il calore tutti brasiliani potrebbero essere ancora maggiori, vista l’aria che si respira già nel race village di Itajaì e visto il finale al cardiopalma che si prospetta per domani, quando la più lunga e dura tappa dell’intero giro del mondo a vela svelerà finalmente il nome del suo vincitore.

Nel 2012 l’equipaggio statunitense di PUMA, guidato da Ken Read, vinse con discreto margine, mentre questa volta è verosimile che si debba aspettare fino alla linea del traguardo per dare un nome al vincitore della quinta tappa e agli altri team che riusciranno a salire sul podio. Basti pensare che all’ultimo rilevamento, alle ore 12.40 UTC Abu Dhabi Ocean Racing era sì ancora alla testa della flotta ma con un vantaggio incredibile di sole 1,4 miglia sugli spagnoli di MAPFRE, ma ancora più incredibilmente il quartetto di testa formato anche da Team Alvimedica e Team Brunel era racchiuso in sole 5,4 miglia.

Alle spalle dei pretendenti alla vittoria, in quinta posizione, le veliste di Team SCA guidate dalla skipper britannica Sam Davies continuano a lottare con grande spirito, malgrado tre vele danneggiate e condizioni sempre parecchio dure, per riuscire a recuperare. All’ultimo position report erano meno di 572 le miglia di ritardo della barca magenta.

Intanto gli olandesi di Team Brunel, con il veterano Bouwe Bekking che lo scorso lunedì ha effettuato il suo nono passaggio di Capo Horn, hanno reso noto di essere anche loro stati vittime di un ulteriore intoppo tecnico, la rottura della vela di prua J1, che si è strappata per la seconda volta durante la scorsa notte. Da bordo, il belga Louis Balcaen ha spiegato: “E’ un momento davvero no. Andavamo così bene, stavamo rientrando alla grande. E ora siamo privi di una vela importantissima! Che nervoso! Ma troveremo una soluzione…”.

I battistrada sono attesi sulla linea del traguardo nella serata europea di domani, la ultima finestra temporale comunicata dagli organizzatori è fra le 19 e le 21 UTC (le 21 e le 23 italiane) di domani, domenica 5 aprile. Le condizioni piuttosto dure che hanno accompagnato i team finora pare potranno continuare fin sul finale. I quattro contendenti hanno un ultima virata importante da fare, nella giornata di oggi, prima di mettere definitivamente la prua su Itajaì.Team SCA, invece, dovrebbe giungere poco più di 24 ore dopo.

Una vittoria darebbe ad Abu Dhabi Ocean Racing un cuscinetto di sette punti di margine nella classifica generale dopo cinque tappe, decisamente un buon vantaggio anche se mancano ancora molte miglia e quattro tappe alla conclusione della Volvo Ocean Race, prevista per il 27 giugno nel porto svedese di Goteborg.

Foto: Ross