VENEZIA– La Federazione Italiana Canoa Kayak (FICK), preso atto dell’ordinanza 96/2015 dell’11 febbraio 2015 del Comune di Venezia che “vieta la navigazione dei natanti denominati jole, dragon boat, pattini, pedalò, canoe, kayak e tavole a vela e/o a remi nei rii Canal Grande, Cannaregio, Giardini, Greci-San Lorenzo, Santa Giustina, Sant’Antonin-Pietà, Noale, Novo, Ca’ Foscari, Santi Apostoli-Gesuiti”, chiede di modificare tale ordinanza con l’eliminazione del divieto di transito per dragon boat, canoe e kayak a fronte dell’introduzione di una doppia proposta di regolamentazione, l’una con regole per il solo transito e l’altra con regole per il transito e per la gestione dei flussi:
La proposta per il solo transito prevede: “Sarà permesso il transito a gruppi di massimo 5 scafi (canoe e/o kayak e/o dragon boat). All’interno del gruppo e di ogni singolo dragon boat dovrà essere presente almeno un tecnico con qualifica di istruttore FICK, timoniere di dragon boat e con abilitazione all’accompagnamento nelle acque del centro storico di Venezia rilasciata dal Comitato Veneto FederCanoa. Il tecnico dovrà esibire a ogni richiesta degli organismi preposti alla vigilanza del traffico acqueo la copia originale delle qualifiche possedute e sarà responsabile di ogni manovra effettuata dai membri del gruppo da lui condotto”.
La seconda proposta, contiene sia le norme per il transito, sia le seguenti norme per la gestione dei flussi: “Tutte le persone che vorranno navigare in canoa e/o kayak e/o dragon boat dovranno essere censite attraverso un programma di accredito predisposto dal Comitato Veneto FederCanoa. Ad esclusione degli eventi speciali riconosciuti e autorizzati dal Comune di Venezia (es. Vogalonga), i tecnici in possesso dei requisiti previsti dalla FederCanoa per accompagnare i gruppi nel centro storico di Venezia dovranno segnalare, attraverso il programma di accredito, le tipologie di imbarcazioni, i nominativi delle persone accompagnate, la data, l’orario e il presunto itinerario almeno 48 ore prima del transito.
Il programma, tenuto conto del numero massimo di presenze di scafi di canoe e/o kayak e/o dragon boat, al momento della segnalazione, autorizzerà o negherà il transito, disciplinando i flussi. Agli organi preposti alla vigilanza del traffico acqueo sarà messa a disposizione un’applicazione collegata al data base del programma di accredito in modo di verificare e sanzionare eventuali abusi”.
«Non è affatto ponderato, come da notizie riportate recentemente dalla stampa, che il transito di canoe, kayak e dragon boat debba essere concesso in alcune fasce orarie, solo in alcune giornate o in determinati percorsi – spiega Andrea Bedin, presidente del Comitato Regionale Veneto FICK –. Ciò, infatti, porterebbe ad un maggiore caos e ad un incredibile sovraccarico di lavoro per gli organi controllori che sarebbero costantemente impegnati nell’identificare quanti forzeranno le attuali norme o, peggio, coloro i quali non ne saranno a conoscenza.
Per questo la nostra Federazione, rappresentante per l’Italia di tutto il movimento mondiale della pagaia, ha inviato, di concerto con il CONI Regionale Veneto, una proposta all’attenzione del Comune di Venezia e dei membri della Conferenza di Servizi, che si riunirà per l’esame delle norme adottate e da adottare.
Una “regolamentazione universale” a tutela di tutti, dei cittadini, dei turisti e degli operatori che devono garantire e mantenere la sicurezza per la limitazione del traffico acqueo in Canal Grande e nei maggiori rii del Centro Storico di Venezia. Una regolamentazione fondata su criteri certi e responsabili, legati alla professionalità dei tecnici e alle norme di sicurezza adottate».