ANCONA – Venerdì 6 marzo i lavoratori del porto di Ancona sciopereranno per protestare contro i provvedimenti del governo sulla riforma della legge 84/94, che “ha visto esclusi i rappresentati dei lavoratori da ogni discussione e contro l’introduzione di norme liberiste, che seppure stralciate dal ddl concorrenza, sono ancora presenti nella discussione per la riforma del settore”.
Lo annunciano le segreterie regionali di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti. Secondo i sindacati, le norme avrebbero “effetti degenerativi sulle tutele, sulla sicurezza e sulla qualità del lavoro intaccando il sistema regolato presente nei nostri scali”. Lo sciopero è per l’intera giornata e saranno garantiti solo i servizi essenziali.
Nel porto di Ancona, sono impegnate attualmente 32 imprese nelle attività dirette, e 69 nell’indotto oltre al trasporto su strada, che occupano circa 3.500 lavoratori.