SANYA – Sesto giorno della quarta tappa, la flotta è ormai divisa da tre giorni, con la coppia nordista formata da Team Brunel e Team SCA e il quartetto a sud guidato da Abu Dhabi Ocean Racing, cui si è rifatto sotto il leader overall Dongfeng Race Team, che ha scavalcato gli spagnoli di MAPFRE, vittime di un danno a bordo, mentre Team Alvimedica ha perso un po’ di terreno, ma si mantiene in scia. Quando la testa della flotta è scesa sotto le 4.000 miglia al traguardo, l’anticipazione per vedere chi avrà fatto la scelta vincente resta alta.
Lo scenario generale non è cambiato molto nelle ultime ore, la flotta continua a macinare miglia, anche se non esattamente verso la linea del traguardo. La coppia Team Brunel e Team SCA a nord mantiene velocità prossime ai 20 nodi e gli olandesi guidati da Bouwe Bekking hanno un vento un poco più intenso, che ha permesso loro di staccare l’equipaggio femminile di più di 25 miglia. Le veliste, tuttavia, sono anche state rallentate da due problemi tecnici a una vela e a una drizza, che hanno fatto perdere loro terreno.
Entrambi, comunque, navigano tal traverso e le previsioni meteo indicano che l’aria continuerà a girare a destra, aiutandoli a scendere verso sud. Interessante notare che sulla loro rotta, è probabile che possano passare l’area delle Isole Marianne, situate nella parte meridionale di una catena montuosa sommersa di formazione vulcanica con una forma quasi perfettamente semicircolare, una sorta di rete aperta a ricevere le barche.
Il gruppo sudista è sempre guidato da Abu Dhabi Ocean Racing, che nelle ultime 24 ore ha optato per posizionarsi più a meridione di tutti gli avversari, come spiega l’Onboard reporter di Azzam Matt Knighton: “Non abbiamo altra scelta che spingerci a sud, il vento sta cominciano a girare. Brunel invece, potrà probabilmente girare verso le Isole Solomone molto più tardi e, soprattutto, avrà un angolo al vento migliore, che gli permetterà di superarci. Però non abbandoniamo la speranza.
Ian (Walker, lo skipper) è in coperta al timone e ha quello sguardo particolare, occhi ben aperti e puntati all’orizzonte. Vuole andare a est. Più riusciamo a portarci su una rotta convergente, meglio sarà per noi in seguito. La zona delle calme equatoriali sembra enorme, al momento, e se riusciremo a restare a distanza ravvicinata, avremo buone possibilità. Sul computer c’è la traccia di due rotte, la nostra e quella di Brunel. Come un ragazzino davanti a un videogioco, Ian continua a guardare le due frecce, i diversi modelli meteo e del vento, e poi calcola la distanza fra noi e loro fra quattro giorni…”
Il team dell’emirato, oggi, ha preso un margine di poco meno di 12 miglia su Dongfeng Race Team e di poco più di 16 sugli spagnoli di MAPFRE, che tuttavia ieri hanno avuto una giornata sfortunata, proprio di venerdì 13, se si vuol credere alla scaramanzia. A bordo della barca rossa è saltata la base di uno degli outrigger, il “buttafuori” (una sorta di tangone corto, montato in coperta a poppa e utilizzato per allargare il punto di scotta nelle andature al lasco).
L’equipaggio guidato da Xabi Fernandez si è messo subito al lavoro e dopo cinque ore, in condizioni non certo semplici per effettuare la riparazione con i continui spruzzi di acqua di mare in coperta, è riuscito a risolvere il problema. Nel corso dell’operazione però il giovane Guillermo Altadill Fisher, salito a bordo in questa tappa, si è ferito a un dito e ora ha una vistosa fasciatura e steccatura alla mano, approntata per ridurre il gonfiore e proteggere il dito. Team Alivmedica, segue in quarta posizione con poco più di 28 miglia.
La quarta tappa è arrivata a un punto tatticamente importante, perché qualsiasi variazione di angolo del vento potrebbe significare che le barche a nord o più esterne potrebbero prendere vantaggio. Le distanze fra i due a nord e i quattro a sud si aggirano sulle 25 miglia, sono distanze tutto sommato minime in una tappa lunga e una giornata buona, con solo un nodo in più di VMG (Velocity Made Good, ossia la velocità in rapporto all’obiettivo) potrebbe fare una grande differenza e cambiare le carte in tavola. Ancora pazienza, dunque, per vedere chi avrà fatto la scommessa migliore nella roulette fra nord e sud.