Nell’economia mare il Sud pesa per 22%

– La marina mercantile e quella militare, i porti di Napoli e al centro dei traffici internazionali nell'era del Regno delle Due Sicilia. Tutto questo sarà al centro delle giornate dedicate al tema “I Borbone e il mare” che si svolgeranno a Gaeta dal 13 al 15 febbraio con il patrocinio, tra gli altri, della e di Latina. Le iniziative sono state presentate oggi a Napoli dal presidente della Camera di Commercio partenopea, Maurizio Maddaloni, e dal suo collega dell'ente camerale di Latina, Vincenzo Zottola.

Quest'ultimo ha sottolineato come “Napoli e Gaeta siano legate da una profondissima storia comune, legata ai Borboni ma risalente ai greci e al Medio Evo”. “Siamo alla 25esima edizione del nostro convegno annuale sui Borboni – ha spiegato Zottola – e quest'anno riaccendiamo la luce su una parte importante della nostra storia, in cui il Sud era uno dei leader mondiali dell'”.

Ma le riflessioni non guardano solo al passato: “L'economia del mare – spiega Zottola – oggi occupa 800.000 persone in Italia e per questo le Camere di commercio del Lazio e della Campania sono accomunate in un unico lavoro integrato sul settore in cui, insieme, pesiamo insieme per circa il 20-22% del totale nazionale. Un settore in cui l'Italia è rovesciata visto che 77.000 imprese nel Paese sono in quello che una volta era il Regno delle due Sicilie, che conta 350.000 occupati il 33% del totale nazionale”.

Il lavoro comune tra le Camere di Commercio sarà su “formazione – conclude Zottola – turismo nautico, settore armatoriale, e shipping, portando avanti un discorso integrato di sviluppo che unisca passato e futuro, perché eravamo leader una volta e dobbiamo esserlo oggi”. Il presidente della Cciaa di Napoli, Maurizio Maddaloni, ha sottolineato: “Napoli e Gaeta avevano una centralità culturale ed economica in Europa ora assegnata al ricordo che non è, però, nostalgico ma produttivo, e infatti questo gemellaggio tra Napoli e Gaeta parte da un dato storico ma guarda a una prospettiva di sviluppo economico”.

“Cultura e turismo – ha aggiunto – sono da noi considerati driver essenziali e per questo siamo insieme nello sviluppo dell'economia del mare su cui mettere insieme risorse, inventiva, capacità umane di Napoli, Latina ma anche delle Camera di Commercio di Caserta e Salerno per lavorare al rilancio del settore marittimo del nostro territorio”.