BRINDISI – Hanno affrontato anche il maestrale teso e gelido della giornata dell’Immacolata. Sono stati impegnati nelle lezioni di tecnica di conduzione delle derive e di strategie di regata sino alle 23. Hanno compilato i questionari ricevuti dal medico federale, e si sono sottoposti a campione ai test di fisiologia dello sport.
Sabato e domenica si sono cimentati in acqua con poco vento, ma proprio per questo hanno faticato il doppio. Sempre sotto la guida di Franco D’Andria, coordinatore tecnico di zona, di Ines Montefusco, una delle veliste italiane più famose ed da anni istruttrice dei più giovani, e di altri istruttori federali. Tutti, dai sette anni ai 17, hanno studiato in aula, hanno lavorato in acqua, si sono presi cura delle loro derive ed hanno mangiato insieme per tre giorni, dal 6 all’8 dicembre 2014 nel Raduno Under 18 VIII Zona Fiv, riservato ad allievi ed atleti delle classi Optimist e Laser.
Curare il proprio fisico con la ginnastica e la giusta alimentazione, curare la propria barca e la propria attrezzatura (compito fondamentale non solo per vincere, ma per la propria sicurezza in allenamento e in regata), imparare le regole d’oro per essere più veloci e competitivi, ma anche i valori della solidarietà tra avversari e tra compagni di avventura. Questo si è studiato nella sede del Circolo della Vela Brindisi, cui è stata affidata la logistica del raduno, e nello specchio d’acqua tra il Marina di Brindisi e il Castello Alfonsino, lo “Stadio del vento”, dove certo non ci si può allenare nelle stesse condizioni che presenta il mare aperto, ma che è un luogo dove anche se non c’è onda il vento arriva eccome, e si può lavorare in sicurezza sui bambini più piccoli e più leggeri.
Erano 73 e sono arrivati da tutta la Puglia, molti solo con gli istruttori dei circoli di appartenenza e barche al seguito, altri anche con i genitori. Colazione al sacco a mezzogiorno, dopo le lezioni teoriche e lo stretching collettivo del mattino e prima di andare in acqua, cena sempre tutti insieme al Maripa aperto per l’occasione, poi ancora a lezione all’Hotel Barsotti dove alloggiavano i ragazzi arrivati da altre città (il proprietario è un noto velista brindisino), infine a letto (esausti). Lunedì dopo un allenamento duro sotto un vento da nord-ovest teso che ha messo a dura prova Laser e Optimist, causando non poche avarie e quindi assumendo il ruolo di “maestro” sulle manutenzioni della barca, l’ultima colazione insieme, poi il debriefing con gli istruttori, seguito anche dal presidente del Circolo della Vela Brindisi, Teo Titi, e dal vicepresidente dell’VIII Zona Fiv, Federico Castriota Skandenberg, quindi l’arrivederci ai prossimi raduni che si svolgeranno a febbraio, prima dell’inizio dei campionati di classe.
Brindisi certamente tornerà ad ospitare un raduno zonale nel 2015, oltre che ad organizzare la classica prova di aprile del campionato regionale Laser. Il Circolo della Vela, pur essendo già molto impegnato per la preparazione della regata Brindisi-Corfù del trentennale punta moltissimo sulla formazione sportiva dei giovani ed intende sviluppare ulteriormente questo ruolo anche all’interno dell’VIII Zona della Federazione Italiana Vela, assieme ad altri sodalizi velici, e ringrazia la Fiv per la fiducia accordatagli anche in occasione del raduno. I giovani velisti sono “materiale” molto prezioso per il futuro della vela italiana, e la Puglia saprà ancora distinguersi.