BRINDISI – Il Consiglio direttivo del Propeller Club, riunito in data odierna, ha affrontato, tra i vari punti all’ordine del giorno, la questione della richiesta di concessione avanzata dal gruppo Grimaldi, attraverso la Atlantica Spa.
Per sgombrare inutili equivoci va premesso che il Propeller Club non può che sostenere l’importanza per il Porto di Brindisi di avere, e di continuare ad avere, Grimaldi quale armatore che vi scala le proprie navi.
Il Propeller sostiene l’importanza che a Grimaldi vengano offerte le migliori condizioni perché continui a trovare conveniente l’utilizzo del porto di Brindisi. Dopo anni che le navi di Adriatica hanno lasciato Brindisi, avere un altro armatore italiano nel nostro porto è sicuramente un interesse da coltivare, creando sinergie ed opportunità. Il progetto di Grimaldi, di creazione di un nodo logistico in Brindisi tra la linea adriatica e la Grecia è lungimirante e può creare ritorni positivisull’economia locale.
Detto questo, però, la richiesta avanzata da una società del gruppo Grimaldi, di concessione delle banchine di Punta delle Terrare e delle retrostanti aree portuali, va valutata con attenzione e col necessario spirito critico. L’istanza pubblicata il 19 novembre scorso all’albo pretorio dell’A.P. richiede:• la concessione ventennale delle suddette banchine ex art.18 l. 84/94;• la licenza d’impresa ex art.16 l. 84/94;• l’esenzione totale dal pagamento delle tasse e dei diritti portuali.
Le banchine per le quali è stata avanzata la suddetta istanza sono praticamente le uniche attualmente operative nel nostro porto per l’ormeggio di traghetti destinati al traffico tra i paesi dell’area Shengen, per cui, una volta ottenuta la concessione richiesta, Grimaldi svolgerà anche nel nostro porto il ruolo di terminalista, oltre che di armatore, su dette uniche banchine. Grimaldi dunque disporrà delle uniche banchine utilizzabili a Brindisi, e sulle stesse potrà avere come “clienti” gli eventuali altri armatori che volessero scalare a Brindisi proprie navi per Grecia o altri porti italiani.
Diversamente da Brindisi, negli altri porti in cui Grimaldi è già terminalista (Civitavecchia, Barcellona) vi sono, oltre alle banchine ad essa concesse, anche altre banchine disponibili per l’ormeggio di altri armatori.
La situazione attuale del nostro porto, però, non è tale da assicurare la necessaria libera concorrenza in caso di concessione ad un armatore delle uniche banchine adeguatamente infrastrutturale per il traffico ro-ro, oggi disponibili, e questa osservazione resta valida anche se si considera che purtroppo, a tutt’oggi, oltre a Grimaldi, non vi sono altri traghetti in linea per la Grecia o gli altri paesi Shengen. Infatti le condizioni che verrebbero a determinarsi sarebbero penalizzanti per coloro che, in futuro, con la ripresa economica, volessero far scalare i loro traghetti a Brindisi, auspicabile porto terminale del corridoio Baltico-Adriatico.
In tal senso, il Propeller Club, in quanto associazione operante nel territorio, si impegnerà a formalizzare nei termini previsti dalla pubblicazione in corso, le proprie “Osservazioni” al Piano Triennale delle Opere Pubbliche della A.P. di Brindisi, nell’ottica di uno sviluppo europeo, multiforme e intermodale, organizzando, in concomitanza con il deposito di dette osservazioni, una apposita conferenza stampa.