Nave Palinuro per tre giorni nel porto di Brindisi

E’ una nave goletta che costituisce il primo approccio con il mare per gli allievi marescialli della della Scuola Sottoufficiali di Taranto.  Su vengono addestrati per due mesi dopo il primo anno di corso. Anche per questo la nave scuola è completamente a vela e le operazioni non son servoassistite. L’arte marinaresca a bordo si insegna nella maniera più semplice e tradizionale.

Si naviga con le stesse tecniche del Seicento: sui tre alberi le 15 vele (in totale mille metri quadrati) vengono dispiegate e chiuse manualmente; le lance sono a remi, si manovra manualmente e ci sono circa 15 chilometri di cordame, per le manovre viene utilizzato un argano mosso da quattro aspe. Oltre alle 84 persone di equipaggio, durante l’addestramento si raggiunge il numero di 130 persone con gli allievi a bordo.

“E’ la prima occasione per navigare per gli studenti – ha spiegato i capitano di fregata Marco Filzi, comandante della nave scuola – ed è importante che lo si faccia in modo completamente tradizionale; così hanno l’occasione di imparare davvero ad utilizzare gli strumenti della navigazione. Non è un caso che la nave si manovri proprio come quando è stata realizzata”.

La nave goletta è stata costruita nel 1934: si chiamava “Cpt Luois Richard”, realizzata in un cantiere navale di Nantes,  era destinata alla pesca del merluzzo su bassi fondali. Nel 1950 è stata acquistata dalla Marina Militare che nel 1955, dopo una serie di lavori per adattarla a nave scuola, l’ha rimessa in mare con il motto “Faventibus Ventis” (Con il favore dei venti).

Fino a domenica 5 ottobre la nave sarà ormeggiata nel porto di Brindisi, con la possibilità di essere visitata ogni pomeriggio. Poi ripartirà verso Messina per far ritorno a La Spezia, porto di assegnazione. A bordo ci sono 25 studenti che stanno facendo una stage formativo e a Messina è previsto un ulteriore imbarco.

 

Francesca Cuomo