L’incidente del porticciolo turistico di Villa San Giovanni rischia di creare ingenti difficoltà alla macchina organizzativa della cinquantesima edizione della “Traversata dello Stretto”, che si svolgerà il 3 agosto. Alcuni giorni fa una “spadara”, una delle tipiche imbarcazioni locali impiegate nella pesca del pesce spada, ha fatto tappa straordinaria al porticciolo per via di una avaria. Le prima fonti parlano di una falla che ha portato all’affondamento della spadara all’interno del bacino portuale.
Il porticciolo turistico di Villa San Giovanni era stato previsto come il luogo in cui gli atleti della Traversata avrebbero dovuto tagliare il traguardo e concludere l’evento sportivo, per poi riversarsi in un villaggio tematico che avrebbe dovuto ospitare stand dedicati alle associazioni locali e l’esposizione di mostre curate dai due Musei del mare presenti a Villa, uno di Storia Naturale dello Stretto e quello delle Marinerie.
Le autorità sono al lavoro per bonificare l’area a seguito della fuoriuscita di carburante dell’imbarcazione affondata e gli organizzatori della Traversata sono invece al lavoro per approntare, con un bassissimo margine di tempo, un nuovo itinerario agonistico per mantenere i cinque chilometri di percorso richiesti dalla Federazione Italiana Nuoto, in modo da salvaguardare la qualità della competizione internazionale che ha portato lo Stretto di Messina e l’Italia come ambita meta dei nuotatori di fondo da tutto il mondo.
L’affondamento della spadara ha portato con sé una serie di polemiche locali che si erano sopite in vista del villaggio tematico dedicato alla Traversata. La cittadinanza ed i diportisti villesi e del comprensorio reggino lamentano una mancanza di informazione chiara e puntuale sullo status del porticciolo turistico di Villa. La struttura, allo stato attuale, è ancora classificata come cantiere e le competenze da parte delle diverse autorità si sovrappongono al punto tale da portare spesso ad una paralisi di gestione.
Rimane il danno economico e sociale causato ai pescatori che hanno perso la propria spadara. La pesca al pesce spada è una tradizione millenaria dello Stretto di Messina, che ha portato ad una tradizione marinaresca locale che non ha eguali in Europa e di cui si riscontrano tracce persino nell’Odissea. Si attende ora di scoprire quali misure verranno prese per mettere in sicurezza l’area e le relative soluzioni da applicare in vista del cinquantenario della Traversata dello Stretto.
Francesco Ventura
Foto di “benvenutialsud”