Sergio Frattaruolo, dalla Russia al GiragliOne

Finita la in equipaggio, affrontata con il fido Class 40 Calaluna insieme ad Attilio Micciché, Francesco Renella e Marco Morosi, Sergio Frattaruolo punta dritto al Giraglione di , ma con una grande novità.

“Sono partito questa notte da Montecarlo per Riva di Traiano con un equipaggio russo, composto da un agente di viaggio, un istruttore di vela e una giornalista.  Tutti e tre sono imbarcati per quella che potremmo anche chiamare una “sail demonstration” dedicata a operatori turistici russi, nazione che sta dimostrando grande attenzione al mio progetto di Extreme Sail Academy.

E’ una forma di turismo velico un po’ particolare, ma senz’altro innovativa. Noi offriamo la possibilità di navigare su un Class 40, ovvero il top delle barche da regata oceaniche, con un’offerta ampia e caratterizzata da grande serietà ed economicità. A bordo, come istruttori, ci saranno solo skipper professionisti e nessuna improvvisazione. Non porteremo turisti a spasso nell’Oceano, ma garantiremo a chi sarà a bordo un ruolo attivo nella conduzione della barca dopo che nei vari step formativi avrà dimostrato di poter essere in grado di far parte dell’equipaggio”.

L’offerta dell’Extreme Sail Academy, infatti, prevede 4 livelli di apprendimento. Si comincia con i corsi Apprentice, che consistono in un week end completo per prendere confidenza con la barca e apprenderne i primi segreti, per passare poi alle uscite Master, alle Extreme Med ed infine alla .
“Stiamo facendo le cose per bene e questa attenzione che ci viene da agenzie di paesi “freddi” ci fa capire come il concetto di destagionalizzazione di cui in Italia si parla da tanti anni, rimanga sempre nel limbo delle pie intenzioni. E’ bastato far balenare la possibilità di essere in mare in Italia anche in inverno per attirare attenzione”.

L’arrivo a Riva di Traiano è previsto per mercoledì, giusto in tempo per essere presente al briefing e partire per la Giraglia One, il Giraglione in solitario:” Ritroverò gli amici della Roma per 1 e di questo sono contento. Spero che ci sia un po’ più d’aria perché questa barca e gli altri Class 40, come quelli di Miceli e Girelli, hanno bisogno di un vento sostenuto per mostrare i muscoli. E’ prevista una perturbazione. Vedremo se riusciremo a far bene”.