Gli armatori europei chiedono che il Parlamento europeo ed il Consiglio dei Ministri approvino la Comunicazione congiunta della Commissione europea e dell’ European External Action Service CE/SEAE per una strategia che possa fronteggiare la pirateria con azioni globali che salvaguardino la security del trasporto marittimo.
La qualità dell’azione devastante degli atti di pirateria, in quest’ultimo periodo nel Golfo di Guinea, si sta esprimendo con assalti veloci e rapine a mano armata alle navi al punto da preoccupare gli armatori europei e non solo. La diversità di tali azioni, rispetto a quelle lungo la costa della Somalia, preoccupa non poco i Paesi occidentali interessati a salvaguardare le rotte marittime di approvvigionamento delle materie prime, come petrolio e gas. A rivendicare una strategia globale per combattere l’acuirsi di tale fenomeno è stata l’ECSA (Associazione degli armatori europei).
E’ di questi giorni la sollecitazione a firma del segretario generale dell’ECSA, Patrick Verhoeven, il quale afferma: “Ci complimentiamo con la Commissione europea e la SEAE nel tener conto delle specificità del settore del trasporto marittimo riportate nel documento di strategia globale in materia di sicurezza marittima. Commentando quello che è diventato il più grande flagello del trasporto marittimo, Verhoeven ha aggiunto: “Nella lotta contro la pirateria somala, l’UE ha fornito la preziosa assistenza attraverso la sua missione navale Atalanta. Nonostante il fatto che gli attacchi dei pirati al largo delle coste della Somalia si sono notevolmente ridotti, la situazione rimane ancora preoccupante. Esortiamo quindi l’UE a mantenere la sua presenza navale nella zona e continuare l’ottimo lavoro che ha svolto finora”.
Una diversa tipologia delle attività dei pirati e delle rapine a mano armata, si è registrata recentemente in aumento nel Golfo di Guinea, e per questo si richiede un’azione rapida e immediata da parte dell’UE. Si spera che l’entità del problema possa essere pienamente compreso dagli Stati membri; e nel considerare che le realtà geopolitiche dell’Africa orientale e occidentale sono profondamente diverse, l’approccio dell’UE deve essere adattato alle specificità regionali. ECSA è del parere che un primo passo per sradicare la pirateria nel Golfo di Guinea è la messa a punto di un sistema di comunicazione/informazioni sicuro e affidabile; l’Unione Europea dovrebbe inoltre sostenere l’Organizzazione Marittima Internazionale (IMO) nell’approvazione di norme internazionali che prevedono l’imbarco di guardie armate private per contribuire a ridurre la vulnerabilità delle navi.
Quest’ultima Comunicazione CE/SEAE riguarda anche misure di safety sia per le navi che sono all’ancora che per quelle ormeggiate in porto; una comunicazione che non dovrebbe portare ad una legge supplementare, ma a rafforzare l’integrazione e la semplificazione delle misure di sicurezza esistenti.