Ora che l’avventura agonistica di questa XXIX edizione della Brindisi – Corfù si è conclusa, lo skipper Paolo Montefusco con la moglie Terry, i soci del Montefusco Sailing Project e l’equipaggio al completo di Idrusa intendono ringraziare ufficialmente e pubblicamente tutti coloro che hanno sostenuto l’iniziativa intrapresa in favore dei fucilieri di marina Massimiliano Latorre e Salvatore Girone.
Un sostegno incondizionato e percepito per intero dai mezzi d’informazione, che ha potuto riscontrare un successo mediatico di altissimo spessore. Una iniziativa intrapresa con puro spirito di solidarietà che ha trovato ovunque sensibilità, disponibilità e motivazioni in tutti gli interlocutori, istituzionali e privati. Molti dei quali si sono proposti spontaneamente per affiancarci e sostenerci. Un ringraziamento speciale alla Brigata Marina San Marco ed all’ammiraglio Pasquale Guerra, come anche all’ambasciatore già ministro degli esteri Giulio Terzi per la sua presenza costante al nostro fianco.
Grazie in modo particolare al circolo della Vela di Brindisi, al suo presidente Teo Titi ed ai suoi collaboratori che hanno ospitato l’iniziativa “1.000 Velisti al fianco dei Marò” nel programma ufficiale della regata e sono stati punto di riferimento fondamentale tra noi e gli altri equipaggi. Grazie a Vania Ardito e Paola Moschetti intervenute personalmente a Brindisi in occasione della regata e che insieme all’ammiraglio Guglielmo Nardini ci hanno consegnato la bandiera della Brigata San Marco. Grazie a tutti i regatanti che hanno esposto la bandiera “1.000 Velisti al fianco dei Marò” sulle proprie imbarcazioni, ben il 60% delle equipaggi italiani in regata, trasmettendo così il senso d’appartenenza degli sportivi e della gente comune verso questa situazione ancora irrisolta.
Grazie soprattutto a tutti gli organi di stampa che hanno valorizzato con la loro attenzione un sentimento silenzioso di molti di noi, evidenziando fino a livello nazionale la vicinanza con cui gran parte degli italiani seguono gli eventi legati ai fucilieri Latorre e Girone ed alle loro famiglie. E’ stata una dimostrazione di fortissimo valore non solo simbolico.