In mare con Capitan Fausto

Si chiama Fausto Tricoli, ma a lo conoscono tutti come “”, un personaggio nato sulle sponde dello Ionio ed affermatosi in breve come attrattore turistico di livello nazionale, grazie al suo impegno didattico marinaresco portato avanti tra i più giovani dei suoi concittadini e le centinaia di visitatori che ogni estate affollano i litorali del crotonese.

“Tutto è nato con la chiusura della fabbrica in cui lavoravo – spiega Capitan Fausto – La passione per il mare e la pesca l'ho coltivata sin da piccolo. Quindi, quando ho smesso di essere un'analista di cellulosa, mi sono imbarcato in questa avventura e sono diventato Capitano, formandomi con la Fipsas e qualificandomi come istruttore. Sono felice ogni giorno della mia scelta”.

Ogni comandante ha il suo veliero. Nel caso di Capitan Fausto si tratta della “Rifatami”, una scialuppa di salvataggio, opportunamente modificata ed adeguata a fini didattico sportivi, omologata per quattordici persone, studiata per garantire il massimo della sicurezza dei giovani alunni, a turno membri dell'equipaggio del Tricoli. Piccola curiosità sul nome della barca. Esso si compone delle iniziali della famiglia del capitano, ossia Rina, Fausto, Tania e Mirko appunto, perché al Capitano piace andare per mare come se fosse sempre con moglie e figli, perché dopotutto lo Ionio per lui è una seconda casa.

“Le mie attività con gli studenti ed i giovani che si avvicinano per la prima volta al mare ed alla pesca sono quelle che mi regalano più soddisfazioni e sono senza scopo di lucro, ma ovviamente tutto ha un costo – continua Fausto Tricoli – Per autofinanziare i corsi vincolo gli incassi di agosto, quando le stesse attività le svolgo assieme ai turisti, oltre che arrotondare ovviamente coi ricavi della pesca stessa. Molta gente viene a trovarmi a Crotone, specie molti appassionati che incontro durante le competizioni di pesca sportiva. Qualche anno fa ho addirittura vinto un premio nazionale per la pesca da traina costiera”.

 

Francesco Ventura