Illustrato l’andamento del settore in occasione dell’Assemblea annuale. Presieduta dal Presidente Vincenzo Petrone si è tenuta a Roma l’assemblea di ASSONAVE, l’Associazione che riunisce i costruttori e riparatori navali ed i produttori di sistemi e componenti dell’industria navalmeccanica nazionale.
E’ stata la prima Assemblea dopo l’allargamento della base associativa che ha visto l’ingresso di importanti aziende quali Elettronica, Oto Melara, RINA Services, Selex ES e WASS, oltre alla Federazione del Mare, in rappresentanza del Cluster marittimo nazionale, all’interno del Comitato Esecutivo.
Dalla relazione è emerso un quadro del settore cantieristico sempre più globale ed ancora in fase di transizione: la domanda di nuove costruzioni e’ più che raddoppiata nel 2013 (oltre 50 mil. Tslc1 conto i 24.7 del precedente anno), ma permangono squilibri nel rapporto fra questa e la capacità produttiva. Vivace il comparto crocieristico, dove nel 2013 sono stati finalizzati contratti per 9 navi da crociera, 6 delle quali acquisite da Fincantieri che rafforza cosi’ la propria presenza nei segmenti delle navi di lusso ed extra-lusso.
Nel comparto cruise, cosi’ come in quello dei ferry, realismo e prudenza caratterizzano ancora le decisioni di investimento, ma la duplice esigenza di ottimizzare l’efficienza energetica della flotta e di adeguarla alle nuove normative di tutela ambientale pone concreti presupposti per una crescita della domanda di nuove generazioni di navi “verdi”, dai consumi e dalle emissioni contenute.
L’auspicato processo di rinnovo della flotta potra’ essere sostenuto anche dalla prevista realizzazione in Europa di una rete di distribuzione del gas naturale liquefatto ad uso navale.
Buono l’andamento del comparto offshore nel quale l’acquisizione della società STX OSV, rinominata VARD, leader nella costruzione di mezzi di supporto nel settore dell’Oil&Gas, ha portato Fincantieri a divenire il quarto costruttore navale su scala mondiale ed il primo in Europa per dimensioni, con una forte presenza in tutti i settori ad alto valore aggiunto.
Anche il mercato militare si è caratterizzato per una maggiore vivacità rispetto agli anni passati, ma la porzione accessibile (il 20 % del totale) è sempre più improntata alla richiesta di trasferimenti tecnologici per la costruzione in loco delle navi. Vanno quindi registrati con particolare favore sia i finanziamenti per la realizzazione della settima ed ottava unità del programma per le fregate classe Fremm sia, soprattutto, lo stanziamento previsto dalla Legge di Stabilità per il rinnovo di parte della flotta di superficie.
Nel contesto descritto Fincantieri ed i cantieri associati ad ANCANAP hanno saputo approfittare della ripresa della domanda, con l’acquisizione di navi per oltre 500.000 Tslc (circa 2.2 Mldi €) contro 170.000 Tslc (800 Mil.€) lo scorso anno.
La cantieristica europea e quella italiana hanno ancora una volta dimostrato di saper reagire alle crisi, adattandosi con pragmatismo ed efficacia alla crescente globalizzazione e complessità del contesto competitivo, ma per il futuro è indispensabile poter fare affidamento su un rilancio dell’economia del mare quale elemento portante e trasversale per la crescita e l’occupazione nel nostro Paese attraverso:
– la creazione di specifici riferimenti istituzionali (ad es. Secrétariat Général de la Mer francese) e la definizione di una Politica Marittima Nazionale in grado di valorizzare il ruolo del settore quale grande centro manifatturiero e di esportazione
– un più concreto supporto delle istituzioni per favorire l’implementazione della strategia Europe 2020 e del c.d. industrial compact per il rilancio dell’industria manifatturiera, tradotte per il nostro settore nelle raccomandazioni di LeaderSHIP 2020 per quanto attiene all’accesso al credito, alla ricerca ed innovazione, alla formazione ed al level playing field nei mercati.
L’industria navalmeccanica italiana, al secondo posto in Europa per dimensioni e l’unica nella quale il nostro Paese ha conservato la capacità di integrare sistemi complessi, vuole essere parte attiva in questo processo attraverso un rafforzato spirito di proposta e un rinnovamento culturale ed operativo in tutte le sue componenti, in forte sinergia con le istituzioni nazionali ed europee e con le parti sociali.