Campionamenti mirati in località Fontanelle, in prossimità dei relitti albanesi la cui presenza è stata segnalata da un articolo de Il Nautilus dello scorso 4 aprile (http://www.ilnautilus.it/news/2014-04-04/i-relitti-albanesi-abbandonati-nel-porto-di-brindisi_20750/), e in tutta l’area Sin (Sito di interesse nazionale) sono stati fatti da lunedì ad oggi dal Laboratorio ambientale mobile della Guardia Costiera giunto a Brindisi lunedì.
Dopo il sorvolo di un aereo che disponeva di strumentazione Flir, sono stati prelevati campioni di acqua nelle zone segnalate come anomale: all’interno del laboratorio (in Italia ne esistono solo due) sono in corso le analisi. I primi risultati, come ha anticipato il comandante della Capitaneria di porto di Brindisi, Mario Valente, non mostrano una situazione preocupante e i valori, almeno ad una prima lettura, sono entro la norma.
Stamattina a visitare il laboratoio c’era una delle classi della scuola media Salvemini di Brindisi: gli studenti hanno seguito, nella sede della Capitaneria, una breve lezione sul rispetto per il mare, poi hanno potuto rivolgere le loro domande anche alle due biologhe che stanno eseguendo le analisi.
“Per i ragazzi è importante conoscere come si rispetta il mare e le norme di sicurezza da osservare – ha spiegato il comandante Valente – la loro curiosità è uno stimolo a seguirne la formazione”. Dalla riserva naturale di Torre Guaceto agli incidenti in mare di alcune petroliere, i giovani studenti hanno potuto visualizzare slide e filmati per comprendere anche l’importanza del soccorso in mare.
Francesca Cuomo