La “Falcata” è il cuore del porto di Messina, un’area storica ricca di tradizioni e cultura, dove si possono ammirare i resti di un’antica cittadella spagnola a fianco di una base della marina militare e importanti cantieri navali, tra cui il “Rodriquez” dove fu costruito il primo aliscafo al mondo. Da anni questa zona è al centro di un vespaio per la creazione di una zona franca ad incentivo dell’economia e per l’atteso piano di riqualificazione, un accordo dal 75 milioni di euro che vede coinvolti la Regione Sicilia, il Comune e l’Autorità Portuale messinese, sulla base del piano regolatore dell’ottavo scalo passeggeri europeo.
Dopo anni di diatribe, domani sarà finalmente ratificata a Messina l’intesa definita la scorsa settimana a Palermo. A breve si passerà all’attuazione dei piani e progetti, sbloccando importanti investimenti sul territorio. Questo documento porterà alla soppressione dell’Ente Porto di Messina, costituito nel 1953 dalla regione e causa di innumerevoli contenziosi, avviando di fatto l’iter sul recupero del Water Front peloritano. La gestione della Zona Falacata sarà affidata all’Authority. Saranno presenti a Messina per la ratifica l’assessore regionale alle attività produttive Linda Vancheri, il presidente dell’Autorità portuale Antonino De Simone ed il commissario dell’Ente Porto Emanuele Nicolosi, oltre ad una rappresentanza degli enti locali di riferimento.
Tutto ciò sarebbe passato inosservato se dal raggiungimento di questa intesa non dipendessero conseguenze strategicamente ben più rilevanti, tra cui il mantenimento stesso dell’Autorità portuale messinese, specie in vista della prossima trasformazione di Messina e Reggio Calabria in area integrata dello Stretto, con l’elevazione di quest’ultima al rango di città metropolitana. I deputati regionali Giuseppe Picciolo e Marcello Greco hanno definito questo risultato come “un asso nella manica nei confronti di chi intende fare chiudere uno degli scali navali più importanti d’Europa, tentando di liquidare con un colpo di penna uno dei crocevia vitali per la storia e l’economia del vecchio continente”, facendo chiari riferimenti alle manovre statali orientate verso un accorpamento dell’authority messinese con quella di Catania, nel quadro di ottimizzazione sul panorama portuale della Sicilia orientale.
A tale proposito, contemporaneamente alla preparazione dell’intesa sulla Zona Falcata, si è tenuto un incontro tra i vertici del Pd messinese e Davide Faraone, responsabile Welfare e Lavoro del PD nazionale, al fine di tutelare Messina ed il suo porto nell’eventualità di accorpamenti tra autorità portuali. Tale incontro procederà nei prossimi giorni a Roma, alla presenza del sindaco messinese Renato Accorinti e Deborah Serracchiani, responsabile Trasporti sempre del Pd nazionale.