Porto di Venezia: il Tar boccia i limiti per le navi a San Marco

Il Tar del Veneto ha bocciato le limitazioni progressive al passaggio delle grandi navi da crociera davanti a Piazza San Marco e nel stabilite dalla Capitaneria di Porto, in riferimento a quanto deciso nei mesi scorsi dal Comitato Interministeriale.

I giudici hanno accolto la richiesta di sospensiva chiesta da Venezia Terminal Passeggeri e da un gruppo di aziende del settore nautico, oltre che dal Comitato Cruise Venice, che avevano presentato ricorso contro il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, la Presidenza del consiglio, il Ministero dell’ambiente e la stessa Capitaneria di Porto sullo sbarramento graduale dal transito davanti all’area marciana dei giganti del mare. L’udienza per la trattazione nel merito della questione è stata fissata per il 12 giugno.

L’ordinanza della Capitaneria, in esecuzione di una direttiva ministeriale del novembre scorso, aveva stabilito per il 2014 la limitazione a 708 transiti di navi passeggeri di stazza lorda superiore a 40.000 tonnellate e il divieto di passaggio nel 2015 per quelle di stazza superiore a 96.000. Secondo il Tar, anche se le limitazioni intendono dare seguito a quanto previsto dal decreto interministeriale del 2012, il cosiddetto ‘Passera-Clini’, non possono considerarsi operative per l’indisponibilità “di praticabili vie di navigazione alternative a quelle vietate”.

Anzi, per i giudici le misure si pongono in contrasto con l’intento di gradualità del decreto. Altra motivazione addotta dal Tar per ‘stoppare’ l’ordinanza è la mancanza di “un’adeguata attività istruttoria” sui rischi connessi al passaggio delle grandi navi in laguna. Critico è pure il giudizio sulle direttive del ministro Lupi per la gestione del periodo transitorio, alle quali vengono imputati i “medesimi difetti di genericità e indeterminatezza” dell’ordinanza della Capitaneria. “Le decisioni della magistratura vanno, come sempre, rispettate – commenta il ministro Gian Luca Galletti -.

Ma il Ministero dell’Ambiente resta ancora convinto che vada trovata una soluzione, la più rapida possibile, per evitare che le grandi navi continuino ad attraversare gli antichi canali di Venezia”.