Confetra: occorre meno burocrazia e amministrazione semplificata

In tema di semplificazione legislativa ed amministrativa, l’altro ieri, è stato sentito in audizione alla Camera e il presidente di Nereo Paolo Marcucci. In premessa è stata sottolineata la necessità di un processo di rinnovamento in chiave moderna dello Stato Italia; e in “destinazione Italia”  occorre riscoprire e applicare i principi della funzione pubblica: economicità, efficacia, efficienza, pubblicità e trasparenza coinvolgendo tutta la “catena di comando” del processo.

Parole dure per un Governo Letta, dimissionario, che si è affannato ad essere “normale” dal punto di vista legislativo tralasciando i veri problemi che le società di trasporto e della logistica stanno incontrando durante questa difficile fase di recessione industriale; in più devono affrontare il gap burocratico che ha l’Italia rispetto agli altri stati membri della UE. Basta pensare che per una operazione merceologica di import, tra preparazione di documenti, sdoganamento, porto e gestione terminal, occorrono in Italia 18 giorni rispetto ai 6 dell’Olanda; mentre per una operazione di export in Italia servono 19 giorni e 7 in Olanda.

“Per Confetra tutto questo non è sopportabile e quindi vanno eliminati alcuni colli di bottiglia immateriali se vogliamo consolidare l’export e questo va fatto con più impegno da parte del Governo a sostenere l’internazionalizzazione di oltre 20000 imprese, se si vuole dare respiro ad una occupazione giunta ormai ai minimi storici dal dopoguerra” ha affermato Marcucci. E’ vero.

Tutti sappiamo che la logistica di un Paese, cioè la sua struttura composta da nodi e reti stradali, ferroviarie, di piattaforme merci, interporti, piastre logistiche non può più essere disegnata sommando le pretese delle singole Regioni e di campanilismi puerili; proprio perché un  eccesso di offerta (tutti i porti vogliono fare tutto) con servizi mediocri generano carenza di qualità nella catena dell’utenza.

Inoltre, in tema di porti, se ne parla abbastanza a livello europeo, occorre garantire la continuità dei servizi portuali; la legge 84/94 stabilisce le modalità per tali servizi: art. 16 e 18 soggetti autorizzati ad offrire servizi e soggetti concessionari di aree e banchine; ma la stessa legge non dice quali procedure si applicano a fine periodo di concessione.

Oltre ad altri argomenti, l’audizione è proseguita sulla semplificazione in materia fiscale, della disciplina sulla responsabilità  solidale negli appalti, sulla normativa dei trasporti eccezionali, archivio unico nazionale dei veicoli. In particolare modo il Presidente Confetra si è soffermato sulla soppressione di Enti inutili che il mondo imprenditoriale ha valenza non solo ai fini della “spending review”, ma in particolare proprio per l’aspetto di semplificazione degli adempimenti: cioè un ente per esistere deve avere un ruolo. Infatti, ACI, Enac Albi e Ordini professionali (retaggio medievale), registro delle imprese delle Camere di Commercio,  quale ruolo esplicano nel nostro tessuto socio economico?

Ad oggi, dopo questa audizione, ci troviamo ad una svolta politica dal punto di vista costituzionale; le dimissioni del Governo Letta ha segnato la fine di una fase repubblicana della nostra Italia più assistita dai vari ministeri e poco propositiva da parte dei vari ministri di questi ultimi anni.