Grazie al progetto europeo ITS Multi-Purpose Gateway, il cui obiettivo è stato quello di creare una piattaforma software in grado di poter scambiare dati tra i porti del nord Adriatico, l’Autorità Portuale di Trieste si è dotata del Port Community System denominato Sinfomar, che è stato presentato oggi ai protagonisti del mondo portuale pubblico e privato.
L’authority portuale ha sottolineato che gli ottimi rapporti con l’Agenzia delle Dogane e con il Comando Generale delle Capitanerie di Porto, nonché con le loro emanazioni sul territorio, farà si che l’entrata in attività del nuovo sistema possa iniziare a sgravare la comunità portuale privata dei numerosi adempimenti ai quali sono sottoposti, realizzando il concetto di “single window”. Il colloquio tra sistemi, l’interoperabilità – ha spiegato l’ente – permetterà un deciso snellimento, ma anche una contrazione dei tempi di lavorazione dei processi di import/export molto deciso, tenendo conto delle tre componenti: sicurezza, logistica, doganale.
«Lo scopo – ha confermato la presidente dell’Autorità Portuale, Marina Monassi – è quello di velocizzare le operazioni legate agli adempimenti di sicurezza, logistiche e doganali. Il Sinfomar è una banca dati di un ente pubblico e può comunicare con i sistemi degli organi centrali dello Stato con automatismi (Dogane, Capitaneria di Porto, Istat, Napa), sgravando tutti dall’effettuare ripetute comunicazioni. Sarà il centro di una piattaforma complessiva che comprende anche progetti di futura implementazione»