Dalla fine del 2012 la Capitaneria di Porto di Brindisi ha avviato un procedimento teso all’aggiornamento dell’Ordinanza nr.72/1994 che, da quasi vent’anni, disciplina la navigazione nella Rada e nel Porto di Brindisi e lo schema di separazione del traffico per l’ingresso e l’uscita dal porto. Il lungo procedimento, che ha coinvolto molte autorità, aziende e portatori di interesse a vario titolo connessi con il Porto, si è concluso con l’adozione, nello scorso mese di agosto, del nuovo Regolamento (approvato con Ordinanza nr.72/2013).
La Capitaneria di Porto di Brindisi ha proseguito il coinvolgimento degli “addetti ai lavori” organizzando una riunione tecnica immediatamente dopo la firma dell’Ordinanza e rimandando ulteriore attività divulgativa al momento dell’effettiva entrata in vigore. L’esecutività del provvedimento è infatti stata rimandata e sincronizzata con l’effettiva disponibilità della nuova edizione della Carta Nautica principale del porto di Brindisi (la nr.192) a cura dell’Istituto Idrografico della Marina Militare.
Questa Carta sarà disponibile dal 18 dicembre prossimo e, pertanto, alle 8 del mattino di giovedì 19 dicembre 2013, entrerà a tutti gli effetti in vigore la nuova disciplina. La notizia è stata peraltro recentemente annunciata dal Comandante della Capitaneria di Porto di Brindisi, Capitano di Vascello (CP) Mario Valente, in occasione del seminario tenutosi a Brindisi il 6 dicembre scorso in materia di “sicurezza marittima” in relazione ai nuovi aggiornamenti del Codice della Nautica da Diporto e del Regolamento di applicazione presieduto dal Presidente della Camera di Commercio e Presidente nazionale di Assonautica, Alfredo Malcarne.
La riforma trova i suoi principali presupposti nell’emanazione del Decreto c.d. “antinchino” (D.Int.2/3/2012), dalle rinnovate capacità operative di monitoraggio del traffico navale connesse all’attivazione presso la Capitaneria di Porto, nel 2011, di una stazione Vessel Traffic Service – Locale (VTS-L) e dal programma di potenziamento di segnalamenti marittimi dell’Autorità Portuale nell’ambito del quale è stato istallato il Port Entry Light (PEL-6) quale ausilio alla navigazione in ingresso al porto. Si tratta di una versione molto moderna del classico faro che traccia una scia luminosa di diversi colori visibile anche di giorno per diverse miglia a largo. L’alternanza dei settori luminosi permette di percepire visivamente se ci si trova sulla corretta rotta di ingresso al porto.
Tenuto conto dell’ampiezza del disciplina e delle numerose Ordinanze inerenti la medesima materia stratificatesi negli anni, è stata altresì operata una semplificazione normativa riunificando ed aggiornando tutti i provvedimenti vigenti. Della semplificazione troverà beneficio soprattutto l’utenza non professionale, quale normalmente è quella del diporto, che potrà fare riferimento ad un unico atto per tutte le norme sulla navigazione nel porto di Brindisi.
Per i medesimi motivi e grazie alla preziosa collaborazione di Assonautica, dell’Autorità Portuale di Brindisi e dell’Istituto Idrografico, è stata approntata e stampata in centinaia di copie una versione tascabile del Regolamento, distribuita gratuitamente alla comunità e tutt’ora disponibile in Capitaneria di Porto e presso i principali punti di aggregazione dell’utenza portuale (circoli nautici, bar, negozi di articoli per la navigazione e mezzi pubblici portuali). Tutti gli elaborati grafici e l’opuscolo stesso, sono inoltre disponibili in formato digitale nella sezione “Ordinanze” del sito Istituzionale della Capitaneria di Porto di Brindisi.
Il Regolamento si divide in due parti. La prima è riservata alle unità soggette obbligatoriamente al nuovo sistema di instradamento, cioè quelle superiori a 300GT e, per il diporto, le navi di lunghezza pari o superiore a 45 metri. Per questo tipo di unità il passaggio attraverso le corsie del nuovo schema di separazione del traffico sarà obbligatorio. Saranno inoltre soggette a nuovi limiti per la navigazione sottocosta nelle acque di tutto il Circondario Marittimo in corrispondenza delle zone tutelate sotto il profilo ambientale, sia a mare che a terra. A Brindisi erano già vigenti simili misure di protezione che, con l’occasione, sono state aggiornate alla luce del Decreto c.d. “antinchino”.
La seconda parte del Regolamento riguarda invece tutti gli altri mezzi, ivi comprese le piccole unità da diporto, per i quali l’utilizzo dello schema è facoltativo mentre rimangono obbligatori alcuni precetti e divieti inerenti la navigazione all’interno dei tre bacini portuali ed il generale obbligo di precedenza nei confronti delle unità maggiori.
Infine sono state modificate alcune regole generali come le velocità massime, la navigazione nell’area circostante le isole delle Pedagne, le norme connesse alle istallazioni militari presenti in porto le zone in cui è vietata la navigazione. Si tratta, più in generale, di un provvedimento complesso ed articolato di cui è evidentemente necessaria una lettura da parte di tutti coloro i quali, a qualsiasi titolo, transitano nelle acque portuali. Per qualsiasi informazione l’utenza si potrà rivolgere, come di consueto, alla Capitaneria di Porto di
Brindisi.