Dopo tanti tentennamenti, il Vice Presidente della Commissione Trasporti dell’Unione Europea, Siim Kallas, si è espresso apertamente a favore della grande alleanza/cartello che le compagnie di navigazione Maersk Line, Mediterranean Shipping Co (MSC) e CMA-CGM hanno sottoscritto. La dichiarazione è stata data, durante un intervista, alla vigilia dell’esame, già programmato, della proposta per valutare se risponde o meno ai regolamenti europei; e comunque prima del summit globale del 17 dicembre prossimo a Washington, quando le autorità di regolamentazione della concorrenza di Stati Uniti, Europa e Cina discuteranno proprio di queste alleanze fra i vettori più grandi del trasporto container.
Sostanzialmente, Kallas ha affermato, durante lo “shipping watch” della Danimarca, che l’alleanza P3 è una buona idea, tutta europea tra società francesi, danesi e svizzere, che merita il giusto rispetto poiché strategicamente servirà a contrastare la crescente forza industriale della Cina. “La Cina è un concorrente molto serio e molto aggressivo. In questo contesto, P3 è molto interessante perché nessuna altra alleanza può effettivamente garantire la posizione europea nella globalizzazione del trasporto marittimo”, ha detto Kallas.
Che ci troviamo, come Europa, dentro una guerra fra competitor agguerriti è risaputo; rimane però focalizzare gli anelli portanti di una “logistica” integrata dei trasporti e cercare di razionalizzare i servizi; poiché ne siamo convinti che una “qualità” dei servizi offerti possa essere per i clienti una opportunità a scegliere proprio quel porto lungo quel particolare itinerario.
Soprattutto, oggi, dopo una crisi difficile e complessa, serve più qualità e professionalità per far fronte ai piani strategici per l’espansione dei servizi container da parte dell’altra alleanza, la G6; ci riferiamo ad APL, Hapag-Lloyd, Hyundai Merchant marine, MOL, NYK Line e OOCL che aumenteranno il proprio volume di traffico sulle rotte commerciali tra Asia e costa occidentale degli Stati Uniti.
Ricordiamo che la Federal Maritime Commission degli Stati Uniti, la scorsa settimana, ha presentato una serie di ulteriori quesiti/chiarimenti ai membri della P3, rimandando di ulteriori 45 giorni una decisione definitiva sulla questione. Sul versante della portualità, le esternazioni di Siim Kallas sono state contrastate dall’Authority del primo porto d’Europa, Rotterdam.
L’Autorità del porto olandese è preoccupata dell’alleanza P3, qualora venisse approvata, in quanto andrebbe a minacciare le proprie strategie di sviluppo; infatti, Rotterdam, pur contando sulla presenza di tre terminal delle tre compagnie della P3 (MSC azionista della Delta MSC Terminal, Maersk in APM Terminals di Maasvlakte I e dal 2014 Maasvlakte II, CMA-CGM ed altri nella nuova infrastruttura Rotterdam World Gateway), favorendo così maggiore incentivazione di servizi sul versante portuale, dalla prossima primavera l’alleanza P3 razionalizzerebbe gli scali. Rotterdam potrebbe perdere qualche toccata rispetto alle attuali, proprio in virtù di quella riorganizzazione operativa degli scali volta a migliorare l’efficienza delle rotazioni effettuate dalle tre grandi compagnie.