L’implacabile duo brasiliano formato da Robert Scheidt e Bruno Prada è stato il leader indiscusso della prima edizione delle Star Sailors League Finals. Anche se Scheidt e Prada hanno letteralmente dominato i tre giorni di gare di qualificazione con la flotta al gran completo, nell’ultima giornata in programma i dieci equipaggi selezionati per le finali dalle nove prove precedenti hanno dovuto ricominciare tutto da zero, poiché il nuovo formato prevedeva tre regate a eliminazione diretta.
Ogni prova quindi è iniziata con un tabellone vuoto e nessun punto conquistato in precedenza aveva senso nella fase successiva, all’incirca come avviene per le prove del sabato in Formula 1. La conseguenza più diretta di questa innovazione si concretizza nel fatto che, per la prima volta in assoluto nello sport della vela, il vincitore della terza e ultima gara della giornata, la gran finale con solo quattro equipaggi, è stato anche il vincitore assoluto della manifestazione. Gare brevi, dirette, inesorabili e ad altissima tensione, che hanno assicurato uno spettacolo raro e, per la prima volta con queste barche e questi campioni, trasmesso live su YouTube con l’ausilio della grafica 3D del Virtual Eye.
Il commento in inglese, inoltre, nell’ultima giornata ha potuto vantare la presenza in cabina di regia di pregiati ospiti come Dennis Conner, padrino dell’evento a cui è stato dedicato anche il trofeo principale, e Paul Cayard, che ha partecipato come regatante, risalendo su una Star per la prima volta dopo le Olimpiadi di Atene 2004. Nei quarti di finale, la prima gara della giornata, il francese Xavier Rohart ha preso il comando già nel secondo lato e ha tagliato agevolmente il traguardo davanti ai due tedeschi Johannes Polgar e Robert Stanjek.
In semifinale, Mateusz Kusznierewicz, medaglia olimpica della Polonia, si era inizialmente visto al comando della regata, ma Scheidt ha mostrato ancora una volta le sue straordinarie abilità nelle andature portanti, impossessandosi della prima posizione al cancello di poppa, mantenendola poi con sicurezza fino al traguardo. Anche per l’atleta delle Fiamme Gialle Diego Negri è stato determinante il lato di poppa, nel suo caso quello conclusivo, per assicurarsi l’accesso alla finalissima con un incoraggiante secondo posto. A seguire l’americano Mark Mendelblatt.
Nella gran finale, al fine di rendere più equa la gara, il comitato di regata ha scelto il course 3, che prevede cinque lati, anziché i 4 del course 4, con un arrivo di bolina. Scheidt ha avuto ancora una volta un’eccellente partenza in boa, e da lì ha proseguito sul lato sinistro, che si è subito dimostrato quello favorito, arrivando a girare la prima boa al vento con un sottile margine su Kusznierewicz. Da lì è partita una lotta serrata fra lui e il timoniere polacco per tutto il lato di poppa ma Scheidt, del tutto imprendibile in poppa nel corso della settimana, è riuscito a conservare il suo vantaggio.
Allo stesso tempo, Diego Negri, con a prua Sergio Lambertenghi, e Mark Mendelblatt facevano gara a sé per il terzo posto come in un match race. Nella seconda metà di gara, non appena il vento si è rinforzato, Scheidt ha trovato ancora una maggiore pressione sulla sinistra, allungando il suo vantaggio su Kusznierewicz e conducendo la regata fino alla fine. L’ultimo lato è stato invece nemico di Diego Negri: dopo aver scelto una separazione anche lui verso la sinistra del campo di regata, non è gli è stato più possibile rimettere la prua davanti a Mendelblatt. Scheidt si è quindi assicurato la prima edizione delle finali della Star Sailors League con 24 secondi di vantaggio su Kusznierewicz. Mendelblatt ha quindi conquistato la medaglia di bronzo davanti a Negri di un soffio.
Questo evento inaugurale è solo il primo passo verso un brillante futuro per la Star Sailors League ed è anche la prima occasione in cui vengono assegnati i 4.000 punti in palio nella SSL Ranking per il miglior timoniere e il miglior prodiere.
Star Sailors League Finals – Classifica finale:
1. Robert Scheidt (BRA) / Bruno Prada (BRA) – 2,(4),1,3,1,2,2,1,1 – 13 / QF 4 / SF 1 / F 1
2. Mateusz Kusznierewicz (POL) / Dominik Zycki (POL) – 4,(14),4,6,12,11,3,8,9 – 57 / QF 6 / SF 4 / F 2
3. Mark Mendelblatt (USA) / Brian Fatih (USA) – 6,2,3,5,3,7,(9),3,3 – 32 / QF 5 / SF 3 / F 3
4. Diego Negri (ITA) / Sergio Lambertenghi (ITA) – 1,1,6,9,2,13,6,(15),11 – 49 / QF 7 / SF 2 / F 4
5. Johannes Polgar (GER) / Markus Koy (GER) – 11,15,(17),15,5,5,1,11,4 – 67 / QF 2 / SF 5
6. Xavier Rohart (FRA) / Pierre-Alexis Ponsot (FRA) – 7,6,5,10,6,1,11,(17),5 – 51 / QF 1 / SF 6
7. Robert Stanjek (GER) / Frithjof Kleen (GER) – 13,5,2,(16),7,10,5,5,8 – 55 / QF 3 / SF 7
8. Michael Hestbaek (DEN) / Claus Olesen (DEN) – 5,11,12,17,16,9,(16),6,2 – 77 / QF 8
9. Eivind Melleby (NOR) / Mark Strube (USA) – 3,8,10,4,(14),3,4,12,7 – 51 / QF 9
10. Augie Diaz (USA) / John Von Schwarz (USA) – 8,7,7,13,8,(19),12,9,10 – 74 / QF 10
11. Andy Maloney (NZL) / Tyler Bjorn (CAN) – (17),12,11,7,11,8,14,4,15 – 82
12. Paul Cayard (USA) / Austin Sperry (USA) – 9,16,14,12,4,15,(18),2,13 – 85
13. Flavio Marazzi (SUI) / Renato Marazzi (SUI) – 14,(18),13,1,13,14,15,10,6 – 86
14. Ed Wright (GBR) / Petter Morland Pedersen (NOR) – 10,9,(15),14,15,12,7,7,12 – 86
15. Jonathan Lobert (FRA) / Pascal Rambeau (FRA) – (18),3,8,11,18,4,17,16,18 – 95
16. George Szabo (USA) / Craig Moss (USA) – (16),10,16,8,9,16,10,14,14 – 97
17. Tomas Hornos (USA) / Joshua Revkin (USA) – 15,17,9,(18),10,6,13,13,16 – 99
18. Pieter-Jan Postma (NED) / Edoardo Natucci (ITA) – 12,13,18,2,17,(19),8,18,17 – 105