L’Avvisatore marittimo del Porto di Brindisi ha pubblicato uno studio statistico sul porto riguardante la movimentazione merci-passeggeri con riferimento ai primi otto mesi dell’anno: vi è poi nello specifico un raffronto tra l’anno corrente e quello passato relativo al solo mese di agosto. Partiamo dai dati riguardanti il solo mese di agosto: il porto di Brindisi ha registrato un totale di 255 approdi, in calo rispetto ai 288 del 2012 e rispetto ai 295 del 2011.
Se poi proviamo a raffrontare i dati del nostro porto rispetto agli anni novanta vediamo come il calo sia davvero sostanzioso: siamo passati dai 672 approdi dell’agosto 1996 ai 606 del 2000 per poi arrivare ai 384 approdi del 2008, anno di netta ripresa dei traffici rispetto ai 4 anni precedenti. Nell’agosto 2013 il porto di Brindisi ha movimentato complessivamente 108.420 passeggeri con una flessione del 26.23 % rispetto ai 146.974 passeggeri registrati lo scorso anno: la flessione colpisce anche il traffico crocieristico che passa da 2241 passeggeri del 2012 a 441 nello stesso periodo del 2013 con una flessione dell’80,49 %. La linea Brindisi-Albania (Durazzo-Valona) ha totalizzato 56.828 passeggeri ad agosto con un incremento del 23.98%: gli autoveicoli movimentati sono stati 9282 con un incremento del 5.35%, i bus hanno segnato un + 33.89 % ed i camion un + 9.22%.
La linea Brindisi-Grecia mostra un versante totalmente differente: i passeggeri movimentati sono stati 51.061 con una pesante flessione del 48.37 %, gli autoveicoli segnano un – 42.72%, i bus un – 97,87%. I camion ed i trailers al contrario segnano un incremento del 12.89 %. Per quanto riguarda il traffico merci, nel mese di agosto il porto di Brindisi ha movimentato complessivamente 881.555 tonnellate di merci con una flessione percentuale del 17.05 % rispetto allo stesso periodo nel 2012: le rinfuse liquide categoria A2 segnano – 18.46 %, le rinfuse solide categoria A3 un – 30.54 % ed infine le merci varie in colli categoria A4 hanno registrato un aumento del 96.08 %.
Passiamo ad analizzare il comparto merci-passeggeri per i primi otto mesi dell’anno 2013: il porto di Brindisi ha movimentato in questo periodo 332.423 passeggeri con una flessione dello 0.09 % rispetto allo stesso periodo del 2012( 332.715 passeggeri). Il traffico crocieristico conferma un crollo della movimentazione con un -83.62%. La linea Brindisi-Grecia ha registrato i seguenti dati: passeggeri 195.459 (- 7.65%), autoveicoli 44.851 (-6.94 %), bus 9 (-95.08 %), camion-trailers 45.151 (+91.32%). Per la linea Brindisi-Albania si registrano: 134.383 passeggeri(+ 19.52%), 17.725 autoveicoli(+ 7.37%), 2184 autobus (+11.94%) ed infine 3548 camion-trailers(-11.99%). Il totale delle merci movimentate è di 6.317.020 tonnellate con una flessione del 6.59%, le rinfuse liquide segnano un +4.71%, le rinfuse solide un – 27.05%, le merci varie in colli segnano un +130.06 %.
Continua a diminuire costantemente la movimentazione del carbone: nei primi otto mesi dell’anno è stato movimentato carbone per 2.743.486 tonnellate in calo rispetto ai 3.890.855 dell’anno precedente. Il traffico ro-ro ha registrato complessivamente un aumento del 100% rispetto allo scorso anno grazie all’introduzione delle nuove linee Ravenna-Brindisi-Catania e Catania-Brindisi-Ravenna operate da Grimaldi Lines. Qual è il bilancio che emerge dalla analisi di questi numeri? Qual è lo stato di vitalità del porto di Brindisi? Nel luglio 2013 il presidente dell’Autorità Portuale di Brindisi, Hercules Haralambides, all’indomani dell’ennesima polemica con le istituzioni locali, inviò una missiva alla città di Brindisi: “desidero rassicurare tutti sul fatto che il porto di Brindisi cresce dinamicamente con un aumento del 157% del traffico generale merci in colli e con un aumento del 46% del traffico passeggeri”.
Sarebbe doveroso parlare non di crescita ma di stabilizzazione dei numeri di traffico dopo un decennio in piena discesa (ad eccezione del controtendente anno 2008). Soffermiamoci sul traffico passeggeri: 324.074 passeggeri movimentati tra gennaio ed agosto 2012 e 329.843 passeggeri nello stesso periodo del 2013. La lievissima flessione di quest’anno(-0.09%) è dovuta al crollo del traffico crocieristico. Bisogna tener conto che l’anno corrente ha visto e vede la presenza di due soli operatori marittimi nel porto ovvero Grimaldi Lines per le linee con la Grecia e Red Star Ferries per le linee verso l’Albania: nonostante l’assenza di due storici operatori come Endeavor Lines ed Agoudimos Lines, la movimentazione passeggeri- traghetti ha subito una lieve flessione del 7.65 % .
Nello specifico i dati di Agosto riguardanti la Grecia registrano una caduta rovinosa dei traffici passeggeri, autoveicoli, bus: segno che vi sarebbe stato spazio per nuovi armatori se avessero messo in linea navi con una maggiore capacità di carico passeggeri-autoveicoli. Il traffico camion-trailers conferma la sua crescita vertiginosa del 76.28% (91.32 % sulla linea Brindisi-Grecia)e dimostra quanto questo porto sia dipendente ormai da questa tipologia di movimentazione: basti pensare che in un solo anno, con riferimento al periodo Gennaio-Agosto, il traffico camion sia passato da 27.621 unità a 57.498 unità.
Emerge pertanto come il core-business delle linee Brindisi-Grecia sia dato dal traffico camion-trailers(complice la capacità di carico delle motonavi Grimaldi) a discapito della movimentazione passeggeri, autoveicoli, bus indirizzata verso altri porti. La movimentazione delle merci varie in colli segna attualmente una crescita del 130.06 %, complice l’apertura delle nuove rotte ro-ro verso Ravenna e Catania: il traffico del carbone è in netta diminuzione invece, segno che vi è una contrazione del consumo energetico su scala nazionale. La parola d’ordine per il futuro a medio e lungo termine si chiama diversificazione dei traffici: i dati dimostrano come il porto goda di ottima salute nella movimentazione tir-trailers, l’unica in grado di garantire vitalità alle linee marittime soprattutto nel periodo invernale.
E’ evidente al contempo il calo della movimentazione passeggeri-autoveicoli-bus sulla linea Brindisi-Grecia e ciò dimostra come il nostro porto stia lentamente perdendo quella vocazione turistica-passeggeri sebbene vi sia lo spazio per nuovi armatori: anche la perdita dei collegamenti storici con l’isola di Corfù deve far riflettere.
Stefano Carbonara